come caricare cellulare

come caricare cellulare

Uno dei maggiori problemi che ho riscontrato, nell’ambito dei dispositivi mobili, riguarda la durata della batteria.
Spesse volte, infatti, mi è stata posta la seguente domanda:
“, non è che ci sono dei consigli su come caricare il cellulare, per aumentare la durata della batteria?”.

Una domanda che sicuramente anche tu ti sarai fatto più di una volta.
Come sicuramente avrai constatato, ci sono tantissimi vantaggi nel possedere uno smartphone di nuova generazione.
In realtà però, tra le altre cose, tra un cellulare di qualche anno fa e un moderno smartphone, c’è anche una sostanziale differenza:
la durata della batteria.
Ormai, tra social network e app, siamo sempre connessi e, nell’era degli iPhone e degli smartphone Android, ci si stupisce il sentire qualcuno che esclama:
“Oggi la batteria del mio smartphone ha retto fino a fine giornata”.

Quindi, la risposta alla domanda “ci sono dei suggerimenti che puoi darmi su come caricare il cellulare?” è “Sì, ci sono”.
Esistono infatti dei consigli, dei miti da sfatare o più in generale, delle informazioni che devi assolutamente sapere sulla batteria del tuo smartphone.
Perché sono così importanti?
Perché potranno aiutarti ad aumentare la durata della batteria del tuo smartphone Android o iOS che sia.

Dal momento in cui la maggior parte degli smartphone sono alimentati da batterie agli ioni di litio (Li-ion), posso parlarti di alcune linee guida da seguire, consigli che potrai mettere tu stesso in pratica per aumentare la durata della batteria.
Se seguirai queste mie indicazioni sono sicuro che noterai miglioramenti nella durata della batteria del tuo smartphone ed eviterai di cambiarla prima del previsto.
Con questa premessa ti ho incuriosito e ora non vedi l’ora di scoprire quali sono tutti i suggerimenti su come caricare il cellulare?
Ottimo, allora non perdiamo altro tempo in chiacchiere e passiamo subito al nocciolo della questione.

Come caricare cellulare – La batteria al litio e l’effetto memoria

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La prima cosa che devi sapere su come caricare il cellulare è che, purtroppo, dalle batterie dei moderni smartphone non potrai mai aspettarti la stessa durata complessiva della batteria di un vecchio cellulare; uno storico Nokia 3310, ad esempio.
In generale le moderne batterie degli smartphone hanno un ciclo di vita complessivo di 2 anni, 2 anni e mezzo al massimo.
Il che comunque non sarebbe affatto male, considerato che i produttori di smartphone ci invogliano a cambiare il telefono ancora prima.
Peccato però che questi 2 anni di vita vanno riducendosi, se vi è un utilizzo scorretto della batteria.
Ed è proprio per questo motivo che è molto importante capire come caricare il cellulare correttamente.

Inoltre, per capire come caricare il cellulare, dovresti anche dimenticarti di tutte quelle linee guida che conoscevi prima dell’avvento degli smartphone, in quanto vi sono sostanziali differenze tra le batterie Nichel-Metallo Idruro (Ni-MH) dei cellulari di vecchia generazione e le attuali batterie agli ioni di litio (Li-ion).
La prima differenza sostanziale riguarda l’effetto memoria.
Mentre la batteria a Nichel-Metallo Idruro si ricordava la percentuale di ricarica, all’ultima ricarica effettuata, ciò non avviene con le moderne batteria agli ioni di litio (Li-ion).
Non è quindi più necessario attendere che il cellulare sia completamente scarico, prima di ricaricarlo.

Anche se non soffre più dell’effetto memoria, è consigliabile effettuare comunque un primo ciclo di carica completa al primo utilizzo dello smartphone con batteria agli ioni di litio per ottenere il massimo della capacità della batteria.
In seguito, al posto di numerosi cicli completi di ricarica, puoi optare per ricariche brevi e frequenti:
non aspettare più che la batteria sia completamente scarica, prima di ricaricarla; anzi potresti rischiare di ridurne la sua durata.

Come caricare cellulare – La temperatura ideale di una batteria

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Come accennato in precedenza, nonostante le batterie agli ioni di litio non siano soggette a usura materiale (e quindi non durano soltanto per un numero prestabilito di cicli di carica), sono purtroppo soggette a usura nel tempo.
La durata media potrebbe aggirarsi intorno ai 2 anni, ma c’è qualcos’altro che porta alla diminuzione di questo ciclo di vita temporale:
il caldo.

Ebbene sì, come noi esseri umani, anche le batterie soffrono il caldo dell’estate.
Se però noi possiamo trovare un po’ di sollievo dall’afa di agosto vestendoti adeguatamente, altrettanto non si può dire per gli smartphone che non possono beneficiare di tali opzioni.
Viene quindi consigliato di caricare il cellulare lontano da fonti di calore:
gli smartphone funzionano al meglio se la batteria mantiene un livello di temperatura compreso tra i 16 e i 22° C.
 Temperature molto elevate, come per esempio quelle superiori ai 35° C possono danneggiare irreparabilmente la batteria.
Ti raccomando quindi di non dimenticare mai lo smartphone in auto, in piena estate.
Stai anche attento alle cover di protezione che utilizzi per il tuo smartphone; potrebbero trattenere troppo il calore che produce naturalmente lo smartphone, durante il suo utilizzo.

Ovviamente però non bisogna esagerare, perché nemmeno il troppo freddo fa bene alla batteria al litio del nostro smartphone:
con temperature troppo rigide, infatti, la batteria tende temporaneamente a scaricarsi più velocemente.

Come caricare cellulare – La carica adatta per una batteria

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Ora che abbiamo visto assieme quali sono le principali informazioni da tenere a mente riguardanti le batterie agli ioni di litio degli smartphone e le differenze con le vecchie batterie a Nichel-Metallo Idruro (Ni-MH), voglio darti alcuni consigli pratici per caricare il cellulare nel modo corretto.

  • Non lasciare scaricare del tutto lo smartphone – Come accennato, le batterie agli ioni di litio degli smartphone non soffrono dell’effetto memoria, quindi non lasciare che la batteria dello smartphone arrivi al di sotto del 15% o, peggio ancora, a valori ancora inferiori.
    Lasciare che la batteria dello smartphone si scarichi del tutto, prima di ricaricarla, diminuirà l’effetto della carica, aumentando il processo di danneggiamento e velocizzando l’usura temporale della batteria.
  • Non tenere troppo a caricare lo smartphone – Oltre a non lasciarlo scaricare troppo, è sconsigliato lasciare troppo a lungo in carica lo smartphone.
    Alcuni moderni caricabatteria originali degli smartphone sono dotati di sistemi automatici che sospendono la ricarica della batteria quando si avvicina ad una certa soglia; aspettano che si scarichi naturalmente, per poi riprendere a ricaricarla.
    In realtà però, proprio per via dell’assenza dell’effetto memoria, non è nemmeno necessario che la batteria del tuo smartphone si ricarichi al 100%.
    Il tuo dispositivo non lo necessita e tu nel frattempo risparmierai il consumo inutile di corrente elettrica.
  • Mantieni un livello di carica ideale – Scommetto che, arrivato a questo punto della lettura di questa mia guida su come caricare il cellulare ti chiederai:
    “, se mi stai dicendo che non bisogna caricare la batteria al 100% e non bisogna nemmeno farla scaricare del tutto, allora cosa devo fare?” Ottima domanda.
    Ho il consiglio giusto per te.
    Quello che devi fare per caricare un cellulare correttamente è caricarla spesso per poco tempo per mantenere la batteria dello smartphone in allenamento.
    L’ideale, per mantenere in salute la batteria di uno smartphone, sarebbe quella di mantenere una carica tra il 20% e l’80%.
  • Effettua l’inizializzazione della batteria – Quando acquisti un nuovo smartphone, troverai la batteria carica parzialmente.
    Non è consigliato utilizzare il dispositivo in questo stato, è controproducente per la batteria.
    Ciò che invece è consigliato fare è l’inizializzazione della batteria:
    tienilo spento (se possibile), mettilo subito sotto carica e tienilo in carica per circa 4-5 ore al massimo.
    A questo punto, la batteria dovrebbe essere stata inizializzata correttamente.
    Hai eseguito questa procedura ma il tuo smartphone ti sembra che non regga la carica della batteria e scende dal 100% al 70% in poco tempo?
    In questo caso è possibile che sia stata effettuata una cattiva inizializzazione.
    Per risolvere, puoi provare a effettuare una nuova inizializzazione, seguendo alcuni suggerimenti:
    utilizza il dispositivo per farlo scaricare fino a che rimane circa il 10% della batteria, dopodiché tienilo in carica per una notte effettuando una carica di 6-8 ore.
    Se valuti che questa soluzione sia parzialmente efficace, puoi effettuare tale procedura di ricalibrazione per 2-3 volte al massimo:
    alla fine dovresti aver risolto il problema.
    In caso di esito negativo, rivolgiti ad un centro assistenza.
  • Utilizza soltanto accessori originali – Se hai a cuore la batteria del tuo smartphone, utilizza sempre caricabatteria originali e batterie di ricambio originali.
    Se hai perso il caricabatteria originale del tuo smartphone compralo nuovo e non risparmiare comprandone uno low cost.
    Il caricabatteria del tuo smartphone è caratterizzato da uno specifico amperaggio; se proprio vuoi utilizzarne uno diverso, controlla sempre che i volt e gli ampere siano gli stessi.
    Il rischio di utilizzare un caricabatteria diverso da quello originale è che questo, non essendo perfettamente compatibile, possa danneggiare la batteria e il dispositivo, fornendo un flusso di corrente non adeguato.
    I moderni dispositivi integrano sicuramente dei sistemi per proteggersi dagli sbalzi di corrente ma, in ogni caso, è meglio non rischiare; a lungo andare la batteria del tuo smartphone potrebbe danneggiarsi.
    In linea generale, quindi, è meglio preferire l’utilizzo di caricabatteria originali o comunque quelli prodotti da aziende affidabili.
    Se non sei sicuro dell’acquisto, verifica che sulla confezione sia indicato un certificato o una garanzia di compatibilità.
    Stesso discorso vale per le batterie:
    se hai necessità di sostituire la batteria del tuo smartphone, prediligi sempre quelle originali, per evitare che il dispositivo possa danneggiarsi irreparabilmente.
  • Spegni il cellulare e disattiva i servizi non necessari – Se durante la giornata non sono necessari, disattiva tutti i servizi secondari che possono diminuire la durata della batteria:
    GPS, WiFi e Internet sul cellulare.
    Se ti rechi in un luogo dove sai che il cellulare non prende o prende a fatica, potresti addirittura spengere il cellulare per qualche ora se non intendi utilizzarlo, oppure metterlo in modalità Aereo.
    Inoltre, per risparmiare batteria, potresti addirittura ridurre la luminosità del display, impostare il timer di spegnimento automatico dello schermo al minimo indispensabile e anche ridurre la velocità della connessione a Internet del tuo smartphone, passando da 4G/LTE a 3G.
    Vedrai che, seguendo questi consigli, la batteria del tuo smartphone riuscirà a resistere fino a fine giornata.

come caricare il cellulare senza caricabatterie

come caricare il cellulare senza caricabatterie

La batteria del tuo cellulare è scarica e non hai la possibilità di ricaricarlo collegandolo al suo caricabatteria da muro?
Ti capisco! Con l’uso intenso che si fa del cellulare ai giorni d’oggi, spesso la carica della batteria non arriva a coprire un’intera giornata:
ciò significa che quando non sei in casa o in ufficio, rischi di restare “a piedi” e di veder spegnere il tuo smartphone senza poter porre un rimedio alla situazione.

Anche se in alcuni luoghi, come ad esempio negli aeroporti o in alcuni locali, hai la possibilità di utilizzare le prese messe a disposizione da questi ultimi, nella maggior parte dei casi, quando sei fuori casa, hai bisogno di trovare delle soluzioni più pratiche, da usare in completa autonomia.
A tal proposito, in questa mia guida, ti illustrerò come caricare il cellulare senza caricabatteria attraverso alcuni dispositivi che permettono ripristinare la carica dello smartphone quando non si è in casa o in ufficio e non ci sono prese disponibili.

Sei impaziente di scoprire a cosa che mi riferisco e di leggere i consigli che ho preparato per te in questo tutorial?
Se le cose stanno così, non perdiamo altro tempo:
siediti bello comodo e dedicami qualche minuto per leggere con attenzione i suggerimenti che troverai nei prossimi paragrafi.
Sei pronto?
Allora iniziamo subito! Ti auguro una buona lettura!

Indice

  • Power Bank
  • Cover con batteria
  • Caricatore wireless
  • Caricatore auto
  • Caricatore a celle solari
  • Cavo OTG
  • Caricatore a dinamo

Power Bank

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Il primo consiglio che posso darti per caricare il cellulare senza caricabatterie è quello di utilizzare un Power Bank.

Questi apparecchi permettono di ricaricare cellulari, tablet e qualsiasi altro dispositivo portatile in mobilità. Al loro interno sono presenti delle batterie che tengono la carica e poi la trasmettono ai dispositivi che vengono connessi ad essi, tramite le porte USB di cui sono dotati.

In generale, la dimensione di un Power Bank è simile a quella di uno smartphone, ma può anche essere più piccolo o più grande.
Dato che al suo interno ci sono delle batterie, più le sue dimensioni sono grandi, maggiore è la carica che può contenere (e maggiore è anche il suo peso).
Detto ciò, un Power Bank può essere comodamente trasportato all’interno della propria borsa o in tasca.

Il mercato dei Power Bank è molto vasto e puoi avere l’imbarazzo della scelta sui tantissimi modelli a disposizione.
Quello che ti consiglio di fare è, nel caso di acquisti online, di leggere le recensioni lasciate dagli altri utenti, per renderti conto se il dispositivo può essere di buona qualità.

Oltre a questo, ti consiglio di verificare anche altre caratteristiche tecniche, che possono orientarti su una scelta più accurata del Power Bank.
Innanzitutto, verifica la sua capacità di carica, che viene espressa in milliampereora (mAh).
Puoi leggere benissimo questo valore sulla confezione o sulla descrizione del prodotto, nel caso di acquisto online.

A questo punto, verifica la capacità della batteria dello smartphone consultando il manuale d’istruzioni o la sua scheda tecnica sul sito Web del produttore.
La capacità del Power Bank deve essere sicuramente uguale o superiore a quella della batteria dello smartphone, così da essere sicuro di poter effettuare almeno una carica completa.

Se la capacità è maggiore, vedi ad esempio i Power Bank con capacità da 20000 mAh, potrai erogare più cariche dall’apparecchio prima di doverlo ricaricare.

Un altro parametro fondamentale è l’intensità di corrente, misurata in ampere (A), che influisce sui tempi di ricarica dei dispositivi.
Di norma, una porta USB 2.0 ha non amperaggio di 500 mA, mentre quella USB 3.0 di 900 mA.
Nel caso di ricarica veloce (la tecnologia QuickCharge di Qualcomm, giusto per farti un esempio, possono arrivare anche a 4.6 A.
ovviamente, per sfruttare queste intensità è necessario che anche il dispositivo ricevente supporti questi amperaggi.

Oltre a questo, considera il valore di tensione (espresso in Volt) del Power Bank per la ricarica di un qualsiasi dispositivo, che in generale è sui 5V. Se prendi in mano il caricabatteria in dotazioni e verifichi i valori di tensione e intensità di corrente e li moltiplichi tra loro, otterrai un valore che determina la potenza elettrica (si esprime in Watt).

Se, applicando lo stesso procedimento, il valore di potenza di un Power Bank è uguale o prossimo per qualche decimale a quello del caricabatteria ufficiale, allora il problema non sussiste e puoi procedere tranquillamente con l’acquisto.
Non deve però mai essere superiore, per evitare di danneggiare la batteria.

Prendi però in considerazione che il valore di intensità di corrente indicato nei Power Bank non rispecchia effettivamente quello che verrà generato collegando lo smartphone perché, grazie ai chip installati, si bilancerà secondo quello di cui ha necessità il dispositivo.

Infine, verifica le porte di output del Power Bank, che devono essere compatibili con lo smartphone da te in possesso.
Puoi trovare infatti le comuni porte USB A (in formato 2.0 o 3.x) oppure quelle Type-C, compatibili con gli smartphone di ultima generazione.

Se sei interessato a questo prodotto, ti consiglio di dare uno sguardo a quelli che puoi trovare qui di seguito oppure consultare la mia guida dedicata all’argomento.

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Powerbank Anker PowerCore 5000 – Caricabatteria Portatile da 5000 mAh …

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Anker Batteria Portatile PowerCore Speed 10000 QC con Qualcomm Quick C…

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Cover con batteria

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Simili ai Power Bank sono le cover con batteria.
Questi prodotti non sono altro che delle cover adatte a specifici modelli di smartphone con all’interno una batteria che permette di ricaricare questi ultimi.
Le cover in questione, integrando una batteria, tendono ad aumentare peso e dimensioni del telefono quando applicate.

Solitamente, le caratteristiche tecniche di questi prodotti sono trascurabili, in quanto tarati per specifici modelli di smartphone.
L’unico parametro che puoi valutare è la capienza della batteria (espressa in mAh), che indica il numero di eventuali cicli di ricarica che si possono effettuare sullo smartphone.

Alcune cover, poi, hanno delle caratteristiche progettuali che possono assorbire meglio gli urti in caso di caduta.
Ti consiglio, a tal proposito, leggere bene le specifiche tecniche del prodotto, verificando i materiali con cui è stato costruito e, soprattutto, di valutare le recensioni di altri acquirenti, in caso di acquisto online.

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HETP Cover Batteria per iPhone X/XS, 5200mAh Custodia Ricaricabile con…

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Caricatore wireless

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Un’altra soluzione che potrebbe fare al caso tuo è quella di utilizzare un caricatore wireless, al posto del classico caricabatteria.
Questo genere di soluzione non è però applicabile a tutti gli smartphone, in quanto la ricarica wireless dev’essere da esso supportata. Alcuni smartphone, come Samsung S9 oppure iPhone X, supportano questa tecnologia ed è possibile utilizzare questo genere di apparecchi per eseguire la carica della batteria.

Il funzionamento della carica wireless si basa sul principio di induzione elettromagnetica e di risonanza elettrica.
Detto con parole semplici, viene generato un campo elettromagnetico tramite un circuito risonante generato da bobine presenti sulle due superfici (quella del caricabatteria e quella posteriore dello smartphone) molto vicine fra di esse, che permette il trasferimento di energia da una parte all’altra.
Per eseguire quest’operazione, il caricatore invia prima un segnale allo smartphone, per identificare la compatibilità, e poi riceve le informazioni sull’output di energia da erogare.
Puoi trovare maggiori informazioni al riguardo nel mio tutorial dedicato.

Detto ciò, in base al dispositivo da te in possesso, puoi acquistare il caricatore wireless direttamente dal sito del produttore oppure scegliere quelli compatibili.
In quest’ultimo caso, devi verificare che ci sia la compatibilità con lo standard Qi del consorzio WPC, che viene ormai utilizzato da quasi tutti i produttori di dispositivi che sfruttano la tecnologia di ricarica wireless.

Questo standard è fondamentale affinché non ci sia alcun rischio di danneggiamenti al dispositivo, mantenendo tutte quelle norme di sicurezza che possono preservare l’integrità del device e di tutto ciò che si trova attorno ad esso (incluse le persone).

In genere, i caricatori wireless sono muniti di un cavo USB da collegare a una fonte di energia che, nel caso di una persona che si trova in mobilità, può essere un computer portatile, un Power Bank ( di cui ti ho parlato nel paragrafo precedente) o qualsiasi altra fonte che possa erogare energia tramite una porta USB.

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CHOETECH Caricatore Wireless, 10W Fast Wireless Charger per Galaxy S10…

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Samsung Caricatore Senza Fili, Nero

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Esistono, poi, delle soluzioni all-in-one grazie alle quali è possibile sfruttare la tecnologia di ricarica wireless direttamente su una batteria portatile.
Questo è il caso di alcune tipologie di Power Bank, che sono muniti di ricarica wireless che supportano lo standard Qi.

Il tuo smartphone non supporta la ricarica wireless?
Puoi verificare se esiste una cover con ricaricare wireless integrata.
Questo genere di cover possiede al suo interno la tecnologia necessaria per ricevere la carica da un caricatore wireless per ricaricare la batteria.
Ad esempio, per gli iPhone 7 ci sono delle cover che si collegano alla porta Lightning in modo da supportare questa tecnologia non prevista di fabbrica.

Caricatore da auto

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Se viaggi spesso in auto e usi alcune funzionalità dello smartphone, come il navigatore satellitare, hai la necessità di tenerlo in ricarica per evitare che la batteria si scarichi velocemente.
A tal proposito, puoi adottare alcune soluzioni che prevedono l’utilizzo di un accendisigari con porte USB da 12V.

In commercio ne esistono davvero tanti e la tua scelta deve ricadere sulla valutazione di due parametri fondamentali:
la tensione e l’intensità.
Ti ho già spiegato nel paragrafo relativo ai Power Bank come verificare questi due valori.
Ricordati, quindi, che la potenza del caricatore da auto dev’essere adeguata a quella necessaria per lo smartphone.

Anche in questo caso, per quanto riguarda l’intensità di corrente (espressa in Ampere), viene anche questa gestita dallo smartphone e dallo stesso caricabatteria.
È naturale che se il cellulare supporta, ad esempio, la Quick Charge 2.0 a 3A, anche il caricatore da auto deve possedere la medesima tecnologia per erogare l’amperaggio richiesto.
Se questo requisito non viene soddisfatto, i tempi di ricarica si allungano.

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AUKEY Caricabatteria da auto, Ultra Compatto, Dual Porta USB 4.8A/24W …

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Caricabatteria da Auto, Beikell Rapido USB Adattatore per Caricabatter…

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Anker AK-A2228011 Poverdrive Speed 2 – Caricatore da auto da 39 W, 2 p…

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Caricatore a celle solari

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Un’altra soluzione interessante, che può fare al caso tuo, è quella di utilizzare delle batterie a celle solari.
Esistono, infatti, dei caricatori che rientrano nella categoria dei Power Bank e possiedono dei piccoli pannelli solari che permettono di mantenere quasi illimitata la carica delle loro batterie, se esposti alla luce diretta del sole.

Il loro funzionamento si basa sullo sfruttare l’elettricità generata dall’effetto fotovoltaico.
La cella fotovoltaica è composta da un semiconduttore, come ad esempio il silicio, i cui elettroni si “eccitano” al contatto con la luce solare diretta:
questo processo genera l’elettricità, che poi viene conservata nella batterie.

Può essere un oggetto molto pratico, ad esempio in caso di escursioni, in quanto è possibile posizionare i pannelli di cui è costituito sullo zaino, permettendo la ricarica della sua batteria.
Purtroppo però le caratteristiche elettriche delle celle fotovoltaiche dipendono molto dalla quantità e dall’intensità di luce a cui sono esposti.
Per tale ragione, la batteria di cui sono in possesso, a parità di tempo, può avere una percentuale di carica differente.

Cavo OTG

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Tra i metodi sopra indicati, magari non hai pensato a una soluzione abbastanza semplice:
collegare lo smartphone alla porta USB di un altro dispositivo.
Solitamente, basta collegare un cellulare a un computer tramite cavo USB per far partire la carica della batteria.

Se non hai a disposizione un computer, puoi utilizzare un cavo OTG per collegare due dispositivi portatili, come ad esempio uno smartphone a un altro smartphone oppure uno smartphone a un tablet.
Così facendo, il cellulare attingerà dalla batteria dell’altro dispositivo per ricaricarsi.

Questo cavo OTG è formato da un’estremità “maschio”, per collegarlo a un dispositivo, e dell’altra “femmina”, per ricevere il cavo USB al quale si collega l’altro device.

Per eseguire quest’operazione, collega il cavo OTG al dispositivo portatile da cui vuoi prelevare la carica della batteria.
Successivamente, ti basta collegare lo smartphone al cavo OTG tramite quello USB di cui sei in possesso.
In questo modo, il cellulare può iniziare a ricaricarsi, drenando man mano la batteria dell’altro dispositivo.

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POSUGEAR Cavo OTG, Micro USB Maschio a USB 2.0 Femmina OTG Adattatore …

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UGREEN Cavo OTG Adattatore Micro USB 2.0 Maschio a USB 2.0 Femmina OTG…

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Caricatore a dinamo

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Un’ultima soluzione per caricare il cellulare senza caricabatteria è quella di utilizzare un caricatore a manovella.
Questo genere di apparecchi è munito di una dinamo che genera corrente elettrica quando viene ruotata continuamente la manovella ad essa connessa.

Sebbene sia una possibile soluzione in caso di emergenza, per poter avere giusto il tempo di effettuare una chiamata, ti sconsiglio il suo utilizzo:
generare una potenza di energia elettrica con questi dispositivi può essere faticoso, a causa della prolungata forza che devi applicare con le braccia.
Inoltre, a causa dei materiali con cui è costruito, potrebbe avere una scarsa longevità, che comporterebbe a uno spreco di tempo e denaro.
Poi non dirmi che non ti avevo avvertito!