come collegare cellulare samsung al pc

come collegare cellulare samsung al pc

Qualche giorno fa hai acquistato uno smartphone Samsung, oggi volevi collegarlo al PC per effettuare il backup di alcune foto ma, con tuo sommo stupore, il dispositivo non viene rilevato da Windows?
Non ti preoccupare, nessuno dei due apparecchi è rotto.
Probabilmente sei incappato in un comunissimo problema di driver.
Per risolverlo ci vorranno pochissimi minuti, vedrai.

Pensa, devi solo procurarti il software Samsung più adatto al tuo modello di smartphone, installarlo sul computer e riprovare a stabilire il collegamento.
A quel punto, se non ci saranno stati “intoppi” per lo mezzo, i due dispositivi riusciranno a comunicare tra loro e tu potrai archiviare o sincronizzare qualsiasi tipo di file su telefono e PC.

Per scoprire quali sono tutti i passaggi da effettuare – non perdere altro tempo -, prenditi cinque minuti liberi e metti in pratica i consigli che sto per darti.
Qui sotto trovi tutto:
i collegamenti per scaricare i software di cui hai bisogno, le istruzioni passo-passo per installarli sul computer e la procedura corretta per collegare cellulare Samsung al PC.
Che aspetti per metterti all’opera?

Driver Samsung

Vuoi collegare cellulare Samsung al PC solo per accedere alla sua memoria, a mo’ di chiavetta USB, e copiare dei dati da/verso quest’ultima?
Non ti interessano le funzioni di backup e di sincronizzazione incluse nei software ufficiali della casa coreana?
Allora potresti cavartela semplicemente collegando il telefono al computer tramite cavo USB.

Una volta collegato lo smartphone al PC, attendi qualche secondo affinché Windows riconosca il terminale e, ad operazione completata, avvia l’Esplora File (l’icona della cartella gialla collocata in basso a sinistra sulla barra delle applicazioni).
Nella finestra che si apre, seleziona la voce Computer (o Questo PC) dalla barra laterale di sinistra e fai doppio click sull’icona del tuo telefono collocata sotto la dicitura Dispositivi e unità.

A questo punto non ti resta che accedere alla cartella di tuo interesse (es.
nella cartella DCIM ci sono le foto e i video realizzati con lo smartphone, in quella Downloads ci sono i file scaricati da Internet e così via) e copiare i file che ti servono.
Se vuoi importare le foto e i video dal telefono al PC, fai click destro sull’icona del device in Computer/Questo PC e seleziona la voce Importa immagini e video dal menu che compare.
Facile, vero?

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Se dopo aver collegato il tuo smartphone al PC questo non viene riconosciuto da Windows, devi installare i driver USB Samsung per il sistema operativo di casa Microsoft.

Collegati dunque al sito Internet di Samsung e clicca sulla voce SAMSUNG_USB_Driver_for_Mobile_Phones.zip (15.3MB) che si trova in alto.
A download completato, apri l’archivio zip che hai appena scaricato sul PC, estraine il contenuto in una cartella di tua scelta e avvia il pacchetto d’installazione SAMSUNG_USB_Driver_for_Mobile_Phones.exe.

Nella finestra che si apre, clicca in sequenza su Avanti due volte consecutive, Installa e Fine per concludere il setup e il gioco è fatto.
Al termine della procedura, connetti il tuo smartphone al PC e questo dovrebbe essere accessibile da Computer/Questo PC come spiegato in precedenza.

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Driver Samsung per Mac

Utilizzi un Mac?
Allora hai bisogno di un altro software: Trasferimento file Android che è completamente gratuito e permette di trasferire file da e verso qualsiasi device Android.

Per scaricare Trasferimento file Android sul tuo Mac, collegati al sito Internet dell’applicazione e clicca sul pulsante DOWNLOAD NOW che si trova al centro della pagina.
A download completato, apri il pacchetto dmg che hai appena scaricato sul computer e trascina l’icona di Trasferimento file Android nella cartella Applicazioni di macOS.

Ad operazione completata, apri la cartella Applicazioni del tuo Mac, fai click destro sull’icona di Trasferimento file Android e seleziona la voce Apri dal menu che compare per avviare il software. Quest’operazione è necessaria una sola volta, dopo il programma si aprirà automaticamente ogni volta che collegherai lo smartphone al Mac.

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Samsung Smart Switch

Smart Switch è il software più recente rilasciato da Samsung per la gestione dei suoi dispositivi portatili.
È compatibile con tutti i device dell’azienda coreana e permette di svolgere varie operazioni:
backup di contatti, app, messaggi, foto, video e impostazioni sul computer; sincronizzazione dei dati con Microsoft Outlook su Windows e con le app Contatti e Calendario su Mac; aggiornamento del firmware degli smartphone e ripristino dei driver per il rilevamento dei dispositivi Samsung da parte del computer.
Insomma, si tratta della soluzione ideale se vuoi collegare il tuo smartphone al PC e gestirlo a 360 gradi.

Per scaricare Smart Switch sul tuo PC, collegati al sito Internet di Samsung e clicca sul pulsante Download per Windows oppure sul pulsante Download per MAC OS a seconda del sistema operativo che utilizzi.

A download completato, se utilizzi un PC Windows, apri il pacchetto d’installazione del software (Smart_Switch_PC_xx.exe), clicca sul pulsante e metti il segno di spunta accanto alle due voci Accetto i termini del contratto di licenza.
Pigia dunque su Avanti, attendi che il programma venga installato e clicca sul bottone Fine per concludere il setup.

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Se utilizzi un Mac, apri il pacchetto dmg scaricato dal sito di Samsung e avvia il programma SmartSwitchMac.pkg contenuto al suo interno.
Nella finestra che si apre, clicca quindi sul pulsante Continua per due volte consecutive, dopodiché pigia su Accetta e Installa, digita la password del tuo account utente su macOS (quella che usi per accedere al sistema) e clicca sui bottoni Installa software e Continua installazione per riavviare il computer e completare il setup di Smart Switch.

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A questo punto dovresti poter collegare cellulare Samsung al PC e accedere a tutte le funzioni di backup e sincronizzazione di Smart Switch senza problemi. Se hai già provveduto a installare Smart Switch ma il tuo computer non riconosce correttamente lo smartphone, recati nel menu Altro > Reinstallare driver dispositivo del programma e clicca su Conferma per reinstallare i driver Samsung.

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Samsung KIES

Samsung KIES è il predecessore di Smart Switch ed è disponibile in due versioni:
la 2.x che è compatibile con i dispositivi Samsung equipaggiati con Android 4.2.2 o inferiori e la 3.x che invece è destinata ai terminali con Android 4.3 o successivi.
Il software, che è disponibile per Windows e Mac, permette di gestire gli smartphone Samsung a 360 gradi sincronizzando con il computer dati quali contatti, musica, foto e video.
Inoltre consente di aggiornare il firmware dei device e ripristinare i driver Samsung per PC.

Per scaricare KIES sul tuo computer, collegati al sito ufficiale del programma e clicca su uno dei seguenti pulsanti:
KIES DOWNLOAD se utilizzi un PC Windows e hai un cellulare animato da Android 4.2.2 o precedenti; DOWNLOAD KIES3 se utilizzi un PC Windows e hai uno smartphone equipaggiato con Android 4.3 o superiori oppure KIES DOWNLOAD sotto la dicitura Scarica Kies per il tuo computer Mac se utilizzi un Mac (la versione di Android, in questo caso, è indifferente).

A download completato, se utilizzi un PC Windows, apri il pacchetto d’installazione del software (KiesSetup.exe o Kies3Setup.exe), metti il segno di spunta accanto alla voce Accetto i termini del contratto di licenza e clicca su Avanti.
Attendi dunque la fine del setup, apponi il segno di spunta accanto alle voci Programma di installazione driver unificato e Codec conversione video e clicca prima su Avanti e poi su Accetto, Avanti, Installa e Fine per due volte di seguito per installare anche i driver e i codec di supporto Samsung.

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Se utilizzi un Mac, apri il pacchetto dmg che hai appena scaricato dal sito di Samsung e lancia il programma KiesMac.pkg contenuto al suo interno.
Nella finestra che si apre, clicca dunque sul bottone Continua due volte di seguito, pigia su Accetta e Installa, digita la password del tuo account utente su macOS e concludi il setup premendo Installa software e Continua installazione.
Sarà necessario un riavvio del computer per rendere effettive le modifiche.

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Missione compiuta! Ora non ti resta che collegare il tuo device Samsung al computer, aprire Kies tramite la sua icona presente sul desktop di Windows o nella cartella Applicazioni di macOS e scegliere le opzioni di sincronizzazione e backup che preferisci di più.

Se hai già installato KIES ma il computer non riesce a rilevare il tuo smartphone, recati nel menu Strumenti > Errore durante la risoluzione dei problemi di connessione e pigia sul pulsante Inizia per reinstallare i driver Samsung sul tuo PC.

come comandare il pc dal cellulare

come comandare il pc dal cellulare

Hai l’abitudine di lasciare il computer acceso anche quando non sei in casa?
E dimmi, ti piacerebbe sorvegliarlo a distanza per tenere d’occhio le attività lasciate in sospeso ed accertarti che nessuno ci metta le mani senza permesso?
Se la risposta è sì, prendi il tuo smartphone e corri a scaricare TeamViewer.

TeamViewer è una popolarissima applicazione gratuita per il controllo remoto del PC che consente di comandare a distanza Windows, Mac OS X e varie distro Linux non solo da altri computer ma anche – e qui viene il bello – da tablet e smartphone.
Vediamo subito come comandare il PC dal cellulare sfruttando le sue capacità!

Prima di vedere in dettaglio come comandare il PC dal cellulare, devi installare TeamViewer sul computer da controllare a distanza.
Collegati quindi al sito Internet del programma e clicca sul pulsante Avvia versione gratuita per scaricarlo sul tuo PC.
A download completato apri, facendo doppio click su di esso, il file appena scaricato (TeamViewer_Setup_it.exe) e, nella finestra che si apre, fai click prima su Esegui e poi su Avanti e .

Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce per scopi privati /non commerciali, clicca sul pulsante Avanti e metti il segno di spunta accanto alle voci Accetto le condizioni della licenza e Confermo di utilizzare TeamViewer esclusivamente per scopi privati.
Per finire, fai click su Avanti, metti il segno di spunta accanto alla voce e fai click ancora una volta su Avanti per completare il processo d’installazione di TeamViewer.

Se utilizzi un Mac, per installare TeamViewer devi aprire il file TeamViewer.dmg scaricato dal sito ufficiale del programma, fare doppio click sul pacchetto d’installazione Install TeamViewer.pkg e cliccare su Continua, Accetto e Installa per completare la procedura.

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Ad installazione completata, per comandare il PC dal cellulare devi creare un account gratuito al quale associare tutti i tuoi dispositivi (computer e smartphone).
Avvia quindi TeamViewer e clicca sulla voce Registrati collocata nel riquadro di destra per compilare il modulo di iscrizione al servizio.
A procedura ultimata, esegui il login al programma ed imposta una combinazione di nome e computer per il PC in uso cliccando sull’icona della matita collocata accanto alla voce Password personale.

Nella finestra che si apre, digita il nome computer e la password che vuoi assegnare a quest’ultimo negli appositi campi di testo e clicca sul pulsante Fine per completare l’operazione.
Successivamente, clicca sull’icona dell’omino che si trova nel riquadro di destra e compila il modulo che ti viene proposto digitando nel campo Nome account il tuo nome utente di TeamViewer e in Alias il nome che hai assegnato al computer (es.
MacBook).
Clicca infine su OK per salvare il tutto e aggiungere il tuo PC ai dispositivi associati all’account di TeamViewer.

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Ora sei pronto a prendere controllo del tuo PC da remoto! Scarica sul tuo smartphone la app di TeamViewer (che è disponibile per Android ed iPhone) ed esegui l’accesso al tuo account recandoti nella scheda Computer.

A login effettuato, pigia prima su I miei computer, poi sul nome del computer da controllare a distanza e seleziona la voce Controllo remoto dal menu che compare.
Digita quindi la password che hai impostato per il computer per avviare il controllo del sistema tramite smartphone e leggi le indicazioni su schermo per apprendere i comandi della app.
Più semplice di così?

Naturalmente, per far funzionare il controllo remoto di Teamviewer, c’è bisogno che il computer da comandare sia connesso ad Internet e che TeamViewer sia in esecuzione su di esso.

come cercare una foto su google dal cellulare

come cercare una foto su google dal cellulare

Durante la tua ultima gita fuori porta, hai usato il cellulare per scattare delle foto a svariati monumenti di cui ora non ricordi più il nome.
Vorresti sfruttare Google Immagini per effettuare una ricerca inversa e risalire dunque, dalle immagini, alle informazioni di cui hai bisogno ma… non hai la benché minima idea di come riuscirci da mobile.

Date le circostanze, ti sei quindi precipitato in Rete, alla ricerca di utili dritte sul da farsi, e sei finito qui, su questo mio tutorial.
Che dire?
Oggi è il tuo giorno fortunato! Mi chiedi perché?
Semplice:
perché con quest’articolo intendo giust’appunto indicarti come cercare una foto su Google dal cellulare (ma volendo anche da tablet), sia per cercare immagini digitando la parola chiave di riferimento che per effettuare una ricerca inversa.
Fantastico, vero?

Ti anticipo subito che l’operazione è fattibile in vari modi:
utilizzando il classico sito di “big G”, ricorrendo all’impiego di servizi Web esterni (che chiaramente si appoggiano a quest’ultimo) e ad apposite applicazioni.
Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grande, anzi un grandissimo in bocca a lupo per la tua ricerca!

Indice

  • Usare Google Immagini da cellulare
    • Cercare foto per parola chiave
    • Ricerca inversa
  • Alternative per cercare una foto su Google dal cellulare
    • Search by Image (Online)
    • Image Search (Android)
    • Veracity (iOS)

Usare Google Immagini da cellulare

Innanzitutto, cerchiamo di capire come fare per usare Google Immagini, il servizio di casa Google adibito alla ricerca delle immagini, dallo smartphone.
Trovi spiegato tutto in dettaglio qui di seguito, sia per quel che concerne la ricerca per parola chiave che per la ricerca inversa.
È molto più semplice di quel che tu possa pensare, non temere.

Cercare foto per parola chiave

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In primo luogo, andiamo a scoprire come effettuare una ricerca per parola chiave delle immagini, ovvero come si fa di solito sul classico sito Internet di Google.

Per riuscirci, tutto quelli che devi fare è avviare il browser che generalmente utilizzi sul tuo cellulare (es.
Chrome su Android e Safari su iPhone), e collegati alla home page del servizio.
Nella schermata che a questo punto ti viene mostrata, digita la parola chiave relativa alle immagini che vuoi cercare nel campo apposito al centro dello schermo e fai tap sul pulsante con la lente di ingrandimento collocato a destra.

Nella pagina che successivamente andrà ad aprirsi troverai l’elenco completo delle immagini rispondenti a quella determinata parola chiave.
Se vuoi, puoi filtrare i risultati visualizzati in base a specifici parametri.
Servendoti, infatti, dei filtri collocati in cima puoi scegliere di visualizzare solo le immagini più recenti, le GIF, le immagini in HD, quelle rispondenti a uno specifico colore ecc. Più in basso trovi, invece, dei tag attinenti alla keyword digitata, che ti permettono di affinare maggiormente i risultati della ricerca.
Ad esempio, se hai cercato la parola chiave “gatto”, potresti trovare i tag nero, grigio, persiano, pelo lungo ecc.

Quando avrai trovato l’immagine di tuo interesse, facci tap sopra per visualizzarla in maniera ingrandita.
A quel punto potrai decidere, pigiando sui pulsanti sotto di essa, se aprire direttamente il sito Internet su cui è stata pubblicata (il bottone con il nome del sito), se condividere l’immagine sui social, tramite SMS o via e-mail (il pulsante con il rettangolo e la freccia), se aggiungere la foto alle immagini preferite (il pulsante con la coccarda) oppure se accedere alle raccolte di immagini, ricevere assistenza o inviare un feedback (il pulsante con i tre puntini in verticale).

Ti faccio poi notare che, sempre dopo aver selezionato una specifica immagine, nella parte in basso della schermata, ti vengono mostrate tutte le foto eventualmente correlate.
Per espandere la relativa sezione, fai tap sulla voce Espandi.

Se, invece, vuoi salvare una specifica immagine nella galleria del tuo cellulare, effettua una pressione prolungata su quest’ultima e, nella nuova pagina che andrà ad aprirsi, pigia e continua a tenere premuto per qualche istante sulla foto.
Dal menu che in seguito ti sarà mostrato, seleziona l’opzione per salvare l’immagine.

Tieni presente che per quel che concerne Android, le indicazioni che ti ho appena fornito potrebbero non essere precise al 100% a seconda della marca e del modello di cellulare usato e delle personalizzazioni al sistema applicate dai singoli produttori.

Ricerca inversa

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Vediamo ora come effettuare invece la ricerca inversa.
Partiamo da un presupposto fondamentale:
Google Immagini in versione mobile non integra la suddetta funzionalità, almeno non al momento.
Per poterne usufruire dal tuo cellulare devi, dunque, abilitare la visualizzazione del servizio in versione desktop.

Per cui, provvedi innanzitutto a recarti sulla home page di Google Immagini, come visto insieme nel passo precedente, dopodiché pigia sul pulsante Menu o su quello per la condivisone e seleziona la voce relativa alla visualizzazione in versione desktop del sito.
Se utilizzi Chrome oppure Safari, i due browser maggiormente diffusi su smartphone, i passaggi esatti da effettuare sono i seguenti.

  • Chrome – dopo esserti recato sulla home page di Google Immagini, pigia sul pulsante […] collocato in basso a destra e seleziona, dal menu che si apre, l’opzione Richiedi sito desktop. Attendi poi qualche istante affinché la pagina venga ricaricata.
  • Safari – dopo esserti recato sulla home page di Google Immagini, fai tap sul bottone con il rettangolo e la freccia collocato a fondo schermo e seleziona, dal menu che si apre, l’opzione Richiedi sito desktop che si trova scorrendo l’elenco di icone in basso.
    Attendi poi qualche istante affinché la pagina venga ricaricata.

A questo punto, come potrai notare tu stesso, l’home page di Google Immagini che ti verrà mostrata sarà quella relativa alla versione desktop del servizio.
Potrai quindi effettuare la ricerca inversa pigiando sul pulsante con la macchinetta fotografica posto sulla barra di ricerca e scegliendo se incollare l’URL di un’immagine online oppure se caricare un’immagine dal tuo dispositivo.

Nel primo caso, assicurati che risulti selezionata la scheda Incolla URL immagine (altrimenti provvedi tu), digita l’URL di riferimento nel campo apposito e pigia sul pulsane Ricerca tramite immagine.
Nel secondo caso, invece, seleziona la scheda Carica un’immagine, pigia sul bottone Scegli file e, tramite il menu che si apre a fondo schermo, indica se desideri scattare una foto al momento, se prelevare l’immagine con cui eseguire la ricerca inversa dalla galleria fotografica del cellulare oppure da altre posizioni e attendi il caricamento del file.

Successivamente, a prescindere dalla scelta fatta, ti ritroverai al cospetto del presunto nome del soggetto dell’immagine e/o la relativa descrizione, unitamente all’elenco di tutte le immagini scovate da Google simili a quella da te indicata mediante URL o caricata sul servizio e ai relativi link.
Non ti resta altro da fare se non pigiare sull’immagine di interesse oppure sul relativo collegamento.

Se necessario, puoi affinare i risultati della ricerca pigiando sul pulsante Strumenti in alto a destra, sul menu Ricerca tramite immagine posto nella parte in alto della pagina visualizzata e selezionando una delle opzioni disponibili:
Visivamente simili (per visualizzare tutte le immagini simili a quella da te indicata o caricata sul servizio) oppure Altre dimensioni (per visualizzare foto simili ma in altre dimensioni).

Se poi vuoi filtrare le immagini in base a un determinato intervallo temporale, pigia sulla voce Ora, che si trova sempre in alto, e seleziona una delle opzioni disponibili dal menu che si apre (es.
Ultima ora, Ultime 24 ore, Ultima settimana ecc.).

Alternative per cercare una foto su Google dal cellulare

Trovi poco pratico l’uso della ricerca inversa delle immagini usando il sito di Google e vorresti sapere se esiste qualche soluzione alternativa per cercare una foto su Google dal cellulare?
In tal caso, puoi scegliere di affidarti a un apposito servizio online oppure a una delle app per Android e iOS dedicate in via specifica alla cosa.
Per maggiori informazioni, prosegui pure nella lettura.

Search by Image (Online)

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Il servizio online “alternativo” a cui accennavo in precedenza e che permette di cercare le foto su Google dal cellulare si chiama Search by Image:
si tratta di una soluzione gratuita, di facilissimo impiego e funzionante da qualsiasi piattaforma e browser per device mobile (oltre che da desktop) che, come intuibile dal nome stesso, fa una sola cosa ma la fa alla grande.
Consente, per l’appunto, di effettuare ricerche per immagini.

Mi chiedi come fare per potertene servire?
È un vero gioco da ragazzi! In primo luogo, collegati alla home page del servizio usando il tuo browser mobile preferito, dopodiché pigia sul bottone Upload al centro dello schermo e scegli, tramite il menu che si apre, se desideri scattare una foto al momento, se prelevare l’immagine con cui eseguire la ricerca inversa dalla galleria fotografica del cellulare oppure da altre posizioni.

Attendi poi il caricamento dell’immagine e fai clic sul pulsante Show matches.
Verrai quindi rimandato al sito di Google Immagini e potrai visualizzare tutte le foto simili a quella caricata, in maniera praticamente analoga a come ti ho indicato nel passo di questa guida dedicato alla ricerca inversa delle foto da Google.

Image Search (Android)

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Se invece hai la necessità di cercare per immagini dallo smartphone oppure dal tablet e utilizzi Android, puoi ricorrere all’uso di Image Search di QiXingchen:
si tratta, appunto, di un’applicazione gratuita che offre un’interfaccia semplificata per la ricerca delle immagini su Google. Il suo funzionamento è estremamente intuitivo.
Provare per credere!

Per scaricarla sul tuo smartphone Android, collegati alla relativa sezione del Play Store di Google, pigia sul pulsante Accetta/Installa e attendi che la procedura di download venga portata a termine.
Dopodiché fai clic sul bottone Apri.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’applicazione, pigia sull’icona della nuvola che si trova in basso a destra e seleziona la foto salvata nella galleria del cullare da usare per la ricerca.

A questo punto, ti verrà mostrata la schermata contenente i risultati della ricerca.
Da li, tu non dovrai far altro che pigiare sull’immagine relativamente alla quale ti interessa ottenere maggiori dettagli ed è fatta.

Qualora la cosa ti interessasse, ti faccio presente che l’app integra anche la funzione Custom search engines, grazie alla quale puoi aggiungere dei motori di ricerca personalizzati per ampliare il numero dei risultati disponibili.

Veracity (iOS)

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Se invece hai un iPhone, puoi rivolgerti a Veracity, un’app a costo zero grazie alla quale è possibile cercare immagini su Google utilizzando il rullino di iOS, Dropbox o la clipboard di sistema.

Per scaricarla sul tuo iPhone, collegati alla relativa sezione presente su App Store, pigia sul pulsante Ottieni/Installa e autorizza il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple, a seconda del tipo e modello di dispositivo in tuo possesso.
Successivamente, pigia sul pulsante Apri che ti viene mostrato sullo schermo.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’app, pigia sull’icona Photo Library, autorizza l’accesso alla libreria fotografica di iOS, scegli l’immagine che vuoi usare per la ricerca e attendi il termine della procedura di upload.

In alternativa, puoi caricare la foto da cercare dal tuo account Dropbox (se ne possiedi uno, altrimenti leggi il mio tutorial dedicato all’argomento per approfondimenti), previa effettuazione del login al servizio.
Puoi anche incollare nell’app un’immagine in precedenza copiata nella clipboard di iOS, pigiando sul pulsante Clipboard.

Successivamente, ti sarà mostrata una schermata con l’immagine selezionata/incollata e, in basso, la lista delle pagine Web con altre foto simili.
È stato facile, vero?

come chattare su facebook dal cellulare

come chattare su facebook dal cellulare

Facebook ormai è diventato un mezzo di comunicazione indispensabile sia per chiacchierare con gli amici che per discutere di lavoro con i colleghi.
Ti piacerebbe averlo sempre con te e poter chattare con tutti i tuoi amici senza dover essere per forza di fronte a un computer?
Con l’applicazione di Facebook per smartphone e cellulari puoi.

Basta una connessione Wi-Fi (o una connessione dati) e potrai comunicare in tempo reale con amici e colleghi utilizzando iPhone, smartphone Android e anche cellulari semplici, quelli non di ultima generazione senza touch-screen.
Allora, sei pronto a scoprire come chattare su Facebook dal cellulare?
Basta veramente poco.

Se hai uno smartphone di ultima generazione, puoi chattare su Facebook dal cellulare sfruttando la “app” ufficiale del social network.
Se utilizzi iPhone, collegati quindi all’App Store di Apple e scarica l’applicazione Facebook ufficiale sul tuo telefono.
Allo stesso modo, se utilizzi uno smartphone Android, collegati dal tuo telefono o dal PC all’Android Market e clicca prima su GRATIS e poi su INSTALLA per installare l’applicazione Facebook ufficiale sul tuo smartphone.

Ad installazione completata, avvia l’applicazione di Facebook “tappando” sulla sua icona, effettua l’accesso con i tuoi dati e seleziona l’icona Chat dalla schermata che si apre.
Sarai reindirizzato sulla chat di Facebook tramite la quale potrai parlare in tempo reale con tutti i tuoi amici connessi al social network.

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Non hai uno smartphone di ultima generazione e vorresti scoprire come chattare su Facebook dal cellulare standard che hai in tasca?
In questo caso, non devi installare alcuna applicazione.
Ti basta una connessione dati o una connessione Wi-Fi e un browser Web da indirizzare verso m.ebuddy.com, un comodissimo servizio online gratuito che permette di chattare su vari social network e chat, come MSN, Yahoo!, ICQ e, appunto, Facebook.

Una volta collegato alla pagina principale del servizio, seleziona l’icona di Facebook ed effettua l’accesso al servizio utilizzando i tuoi dati di accesso a Facebook.
Nel giro di qualche secondo sarai reindirizzato su un servizio di chat dal quale potrai parlare in tempo reale con tutti gli amici di Facebook connessi al social network.
Più semplice di così?

come chiamare numeri verdi da cellulare

come chiamare numeri verdi da cellulare

Dopo una lunga ricerca, hai finalmente trovato il numero verde del servizio che t’interessa contattare.
Hai quindi preso in mano il tuo fidato smartphone, composto il numero e avviato la chiamata.
Tuttavia, sembra che il numero verde non ne voglia proprio saperne di rispondere.
Spazientito, hai quindi provato a cercare online la soluzione, ma hai trovato solamente informazioni datate e poco chiare.
È andata così, non è vero?
Beh, allora sarai ben felice di sapere che sei arrivato nel posto giusto, al momento giusto!

Nel tutorial di oggi, infatti, ti spiegherò come chiamare numeri verdi da cellulare fornendoti, al contempo, tutti i dettagli del caso sui prefissi e sui possibili costi che possono comportare chiamate di questo tipo da linea mobile.
In ogni caso, non preoccuparti:
le soluzioni per risolvere questo problema non mancano e quelle che ti consiglierò ti consentiranno anche di raggiungere il tuo obiettivo in modo rapido e quasi sicuramente gratuito.

Forza, che altro aspetti?
Perché sei ancora lì fermo a fissare lo schermo?
Vuoi imparare come chiamare un numero verde da cellulare?
Sì?
Perfetto allora, non ti resta che seguire le rapide istruzioni che trovi qui sotto e metterle in pratica.
Vedrai che effettuare quest’operazione si rivelerà, in realtà, molto più semplice di quanto tu possa pensare.
Detto ciò, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura!

Indice

  • Quanto costa chiamare numeri verdi da cellulare
  • Come chiamare numeri verdi dal cellulare
    • Chiamata da linea mobile
    • Mtalk

Quanto costa chiamare numeri verdi da cellulare

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Prima di entrare nel dettaglio della procedura su come chiamare numeri verdi da cellulare, ritengo possa interessarti saperne di più sui prefissi utilizzati da queste numerazioni e su quanto costa contattarle.

I numeri verdi funzionano in questo modo:
a pagare la chiamata non è chi effettua quest’ultima, ma chi la riceve.
In parole povere, il ricevente si fa completamente carico dei costi.
Questo meccanismo è pensato per favorire i contatti tra il cliente e una determinata azienda oppure tra un cittadino e un ente pubblico.
Il numero verde esiste in Italia dal 1986 ed è quindi stato pensato tenendo a mente le linee di rete fissa.

Tuttavia, come ben saprai, gli smartphone stanno lentamente prendendo il sopravvento sui telefoni fissi, anche in Italia, e non tutte le aziende o gli enti pubblici che dispongono di un numero verde si sono fatti trovare preparati di fronte a questa cosa.
Infatti, alcuni numeri verdi non si possono chiamare da cellulare (se non passando per applicazioni di cui ti parlerò nel dettaglio in seguito), mentre altri risultano a pagamento e fanno pagare il costo della chiamata al cliente/cittadino.

Alcune ditte o enti pubblici forniscono un numero gratuito dedicato ai cellulari, quindi il primo consiglio che ti posso dare è quello di controllare sempre bene il sito ufficiale del soggetto che vuoi contattare, in modo da verificare questa cosa.

Altra cosa importante da sapere è che non è possibile sapere con certezza se un numero verde è gratuito o a pagamento:
dipende dall’azienda/ente pubblico di riferimento.
Tuttavia, posso fornirti alcune linee guida che solitamente vengono adottate per i numeri verdi.

In linea generale, le numerazioni che iniziano con 800, 803 o 900 sono gratuite.
I numeri che, invece, iniziano con 199, 806, 807, 840, 841, 847, 848, 901, 902 o 905 sono solitamente a pagamento.
Per quanto riguarda i numeri degli operatori telefonici, essi sono spesso gratuiti per le chiamate da cellulare da stesso operatore, mentre diventano a pagamento se si utilizza una SIM di un altro operatore telefonico.
Quel che è certo è che i numeri di pubblica utilità (come il 112 o il 118) si possono chiamare gratuitamente anche da smartphone.

Molte aziende che non consentono di chiamare da mobile solitamente rifiutano semplicemente la chiamata e inviano un messaggio che avverte l’utente che il numero non è accessibile da cellulare.
Questo, chiaramente, senza che il cliente debba pagare nulla ma, ripeto, tutto dipende da chi gestisce il numero verde.
Risulta quindi importante controllare sempre bene le tariffe (solitamente riportate sul sito ufficiale dell’azienda/ente pubblico di riferimento).
Indicativamente, il costo può variare da pochi centesimi fino anche a 3 euro al minuto, quindi è bene fare attenzione.

In ogni caso, come avrai forse già intuito, la situazione è piuttosto confusa e molto dipende da come viene gestito un determinato numero verde.
D’altronde, si tratta di un problema molto discusso e non è un caso che nel 2013 l’ADOC (Associazione Difesa Orientamento Consumatori) abbia richiesto all’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) di intervenire sui costi relativi alle chiamate effettuate da rete mobile verso i numeri verdi.
Per maggiori dettagli, ti consiglio di consultare il sito ufficiale dell’ADOC.

Come chiamare numeri verdi dal cellulare

Dopo averti spiegato come funzionano i numeri verdi e quali sono le loro tariffe, direi che sei pronto per effettuare la tua chiamata da cellulare:
qui sotto trovi tutti i dettagli del caso.

Chiamata da linea mobile

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Il metodo più semplice per contattare un numero verde è, ovviamente, quello di effettuare una chiamata dal proprio smartphone usando la linea voce.
Come ti ho già detto in precedenza, non è purtroppo possibile essere sicuri al 100% del fatto che la chiamata sia gratuita (a meno che questo non sia scritto sul sito ufficiale dell’azienda/ente pubblico di riferimento), ma perlomeno il ricevente avviserà nel caso non sia possibile chiamare il numero da cellulare.

Per effettuare una chiamata dal tuo smartphone, premi semplicemente sull’icona della cornetta presente nella schermata principale, seleziona eventualmente l’icona del tastierino, digita il numero verde che desideri contattare e premi sull’icona della cornetta, per avviare la chiamata.
Insomma, devi effettuare una normale chiamata come fai di solito.

Mtalk

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Nel caso in cui tu non riesca a chiamare normalmente un numero verde, esiste un’applicazione in grado di “simulare” una linea telefonica fissa sullo smartphone in modo gratuito.
Si tratta di Mtalk, che sfrutta la tecnologia VoIP (e, dunque, la connessione a Internet) per simulare l’utilizzo di un numero di rete fissa.
L’app è disponibile sia per Android che per iOS e, stando al suo sito ufficiale, le chiamate verso i numeri verdi che iniziano con 800 o 803 sono gratuite, mentre quelle verso gli altri numeri vengono tariffate in base alle tariffe VoIP del servizio.

Per scaricare e installare l’app, ti basta aprire il Play Store (se utilizzi Android) o l’App Store (se disponi di un iPhone o di un iPad), cercare “mtalk” al suo interno, premere sull’icona dell’app (una ‘m’ bianca su sfondo arancione) e premere sul pulsante Installa/Ottieni, per avviarne il download.
Se stai usando iOS, potresti dover verificare la tua identità tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple.

Una volta scaricata e avviata l’applicazione, premi sulla voce ACCETTA E CONTINUA presente in basso, inserisci il tuo numero di cellulare e il tuo indirizzo e-mail e premi sulla voce Continua.
Ti verrà recapitato un messaggio (con mittente MESSAGENET) contenente un codice PIN di cinque cifre, che dovrai inserire all’interno dell’app, in modo da attivare il servizio.

A questo punto, premi sulla voce Consenti, per garantire a MTalk tutte le autorizzazioni necessarie al suo funzionamento, e fai tap sull’icona Tastiera, presente in basso a destra.
Adesso, digita il numero verde che vuoi chiamare e premi sull’icona della cornetta verde presente in basso.
Durante la chiamata, puoi premere sulla voce Speaker, presente in basso, per attivare il vivavoce.

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Se tutto è andato per il verso giusto, partirà correttamente la chiamata al numero verde.
Ovviamente, nel caso la chiamata sia a pagamento, MTalk ti chiederà di aggiungere del credito all’app.
Questo avviene tramite una procedura guidata molto semplice e ti consiglio quindi di seguire le istruzioni a schermo, in caso fosse necessario.
Per maggiori dettagli, ti invito a consultare il sito Web ufficiale di Messagenet.

Tieni in ogni caso presente che l’applicazione non consuma i minuti della propria offerta ma il traffico dati (quindi i Giga), visto che la chiamata avviene tramite Internet.
Per tenere sotto controllo i consumi, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida su come controllare il traffico Internet.

come clonare un cellulare

come clonare un cellulare

Il tuo telefonino è diventato lentissimo, così hai deciso di formattarlo ma non vuoi perdere tutti i dati e le app che hai installato su di esso?
Hai acquistato un nuovo smartphone e non sai come trasferire in esso tutti i file e le applicazioni che avevi su quello vecchio?
Non temere, oggi ti do una mano io.

Segui la guida su come clonare un cellulare che sto per proporti e ti farò conoscere le migliori soluzioni per clonare – ovvero creare un perfetto backup del tuo telefono – e ripristinare dati e applicazioni su tutti i più popolari modelli di smartphone.
Ci impiegherai pochissimo a imparare come si fa!

Se vuoi scoprire come clonare un cellulare ed utilizzi uno smartphone Android, ti consiglio di affidarti a MyBackup.
Si tratta di una app estremamente semplice da usare che consente di salvare tutti i dati contenuti nel telefono:
app, impostazioni, SMS, foto, video, musica, ecc.
e di ripristinarli all’occorrenza sullo stesso terminale o su un dispositivo differente.
È disponibile in tre versioni:
una completa a pagamento che costa 3,05 euro, una gratuita per 30 giorni ed una gratuita destinata esclusivamente ai sistemi sbloccati (su cui è stato eseguito il root).
Le versioni gratuite permettono il backup di applicazioni e dati ma li ripristinano solo sullo stesso telefonino da cui sono stati copiati inizialmente i file.

Per clonare il tuo smartphone con MyBackup avvia la app e, se utilizzi un dispositivo sbloccato, pigia sul pulsante Consenti per concedere ad essa i permessi di root.
A questo punto, seleziona la voce BACKUP dal menu iniziale dell’applicazione e scegli se creare una copia di sicurezza di Applicazioni & Media oppure Dati.
Indica quindi il percorso di destinazione del backup (Locali sulla microSD inserita nel telefono oppure Online, solo nella versione Pro a pagamento) e seleziona gli elementi di cui vuoi creare una copia di sicurezza.

Per quanto riguarda Applicazioni & Media, puoi scegliere di salvare le app installate sul telefonino, i video, le foto e i file audio.
Scegliendo il backup dei Dati puoi invece salvare SMS, contatti, registro chiamate, sveglie, impostazioni di sistema ed altre informazioni molto utili.
La durata del backup dipende dalla quantità di informazioni che hai deciso di salvare e dalle prestazioni generali del telefono.
Per copiare determinate app e impostazioni di sistema c’è bisogno di ottenere i permessi di root sbloccando lo smartphone, se non sai come si fa leggi la mia guida sull’argomento e mettila subito in pratica:
ci vuole pochissimo.

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Una volta terminata la procedura per clonare un cellulare con MyBackup puoi procedere al ripristino dei dati sullo stesso dispositivo (se formattato) o su un altro telefono (solo con la versione Pro della app) facilmente.
Basta selezionare la voce RESTORE dal menu iniziale dell’applicazione e scegliere se ripristinare Applicazioni & Media o Dati dalla microSD sulla quale si è effettuato in precedenza il backup.

In seguito devi selezionare la voce Locale, la data del backup da ripristinare e i dati da copiare sul telefono (applicazioni, musica, video, sms, ecc.).
Partirà così il processo di ripristino dei dati, che ti consentirà di trasferire dati e app dal vecchio sistema al nuovo senza che tu debba muovere un dito.
O quasi.

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Possiedi un iPhone?
Allora le cose sono ancora più semplici per te! Se vuoi clonare il contenuto del telefono e ripristinarlo su un altro esemplare di iPhone o sullo stesso dispositivo dopo averlo ripristinato, non devi far altro che utilizzare le funzioni di backup e ripristino incluse in iTunes, il software multimediale di Apple disponibile gratuitamente per Windows e Mac.

Per eseguire un backup delle applicazioni e dei file presenti sul tuo “melafonino”, non devi far altro che collegare il dispositivo al computer, selezionare il suo nome dal menu Dispositivi di iTunes (in alto a destra) e cliccare sul pulsante Effettua backup adesso.
Per il ripristino dei dati dopo una formattazione o su un telefono diverso, accedi allo stesso menu e scegli il backup da ripristinare dal menu che compare.
È davvero semplicissimo, in ogni caso puoi trovare maggiori informazioni nelle mie guide su come effettuare backup iPhone e come ripristinare iPhone.

come collegare cellulare alla rete wi fi

come collegare cellulare alla rete wi fi

Oggigiorno tutto ruota attorno ad Internet ed alla tecnologia, su questo ci sono ben pochi dubbi.
Ciononostante tu hai temporeggiato sino all’ultimo e soltanto di recente ti sei deciso a rimpiazzare il tuo ormai vetusto telefonino con un ben più moderno smartphone.
Ad acquisto fatto, ti sei dunque precipitato a casa per cominciare subito a sperimentare tutte le caratteristiche del tuo nuovo dispositivo e, ovviamente, per poterlo collegare alla rete wireless della tua abitazione ed iniziare a navigare in rete.

Tuttavia se adesso sei qui e stai leggendo queste righe mi pare ben evidente il fatto che nonostante le buone intenzioni non sei ancora riuscito nel tuo intento.
Per essere precisi, non ti è assolutamente chiaro come collegare il cellulare alla rete Wi-Fi.
Come dici?
Le cose stanno esattamente in questo modo e vorresti quindi capire se posso darti una mano oppure no per compire quella che al momento ti sembra un’ardua impresa?
Ma certo che si, era esattamente quello che intendevo fare.
Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo oltre che un minimo della tua attenzione posso infatti illustrarti, per filo e per segno, com riuscire a fare ciò.

Che tu abbia uno smartphone Android, un iPhone oppure un dispositivo Windows Mobile non fa alcuna differenza, in tutti i casi si tratta di un’operazione fattibile e, ti dirò di più, anche molto semplice.
Chiaramente, i passaggi da compiere per poter collegare il tuo cellulare alla rete senza fili di casa differiscono leggermente a seconda della piattaforma mobile che stai utilizzando ma di questo non devi preoccupati in quanto sarà mia premura forniti tutte le indicazioni di cui hai bisogno.
Ora però basta chiacchierare e mettiamoci all’opera.
Ti auguro, come mio solito, buona lettura!

Indice

  • Trovare la password per collegarsi al Wi-Fi
  • Collegare un cellulare alla rete Wi-Fi
    • Android
    • iPhone
    • Windows Mobile

Trovare la password per collegarsi al Wi-Fi

Prima di spiegarti concretamente in che modo bisogna procedere per poter collegare un cellulare al Wi-Fi mi sembra doveroso indicarti come fare per individuare l’eventuale password utilizzata per proteggere la rete senza fili di riferimento.

Se la rete Wi-Fi alla quale intendi collegarti con il tuo smartphone è quella della tua abitazione e se la password predefinita del modem/router non è stata modificata, puoi scoprire quest’ultima abbastanza facilmente.
Ti basta infatti dare uno sguardo sull’apposita etichetta che trovi appiccicata direttamente sotto o lateralmente al modem/router o, ancora al manuale utente dello stesso, consultando la sezione dedicata, ed è fatta.

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Se procedendo così come ti ho appena indicato non riesci a reperire la password, puoi comunque ottenere l’informazione in oggetto accedendo al pannello di controllo del modem/router.
Non sai com riuscirci?
Non c’è problema, ti spiego subito come procedere, puoi fare tutto direttamente dal tuo cellulare.

Il primo fondamentale passo che devi compiere è quello di sbloccare il tuo smartphone, accedere alla schermata in cui ci sono le icone di tutte le applicazioni ed avviare il browser che generalmente utilizzi per navigare in Internet da mobile (es.
ChromeSafari).
Una volta visualizzata la schermata principale del navigatore, digita nella barra degli indirizzi di quest’ultimo l’IP 192.168.0.1 oppure 192.168.1.1 dopodiché schiaccia il tasto Invio sulla tastiera su schermo.

Una volta effettuati tutti i passaggi di cui sopra, dovresti ritrovarti dinanzi una schermata mediante la quale inserire i dati di login che proteggono il pannello di gestione del modem/router.
Compila dunque i campi a schermo inserendo la combinazione corretta di nome utente e password che solitamente corrisponde a admin/admin o admin/password.

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Se non riesci a visualizzare la schermata d’accesso al pannello di gestione del modem/router (presumibilmente perché l’indirizzo IP digitato è sbagliato) o se ti viene segnalato il fatto che la combinazione per il login inserita non è corretta, puoi scoprire i dati giusti dando un ulteriore sguardo all’etichetta appiccata sul modem/router oppure al manuale utente dello stesso.

Una volta entrato nel modem/router, individua la sezione in cui sono presenti le impostazioni facenti riferimento alla sicurezza della connessione.
Solitamente si trovano in Wireless (Wi-Fi) oppure in Sicurezza o in Avanzate ma purtroppo non posso darti indicazioni più precise al riguardo poiché le diciture possono differire in base alla marca ed al modello dei vari modem/router ed io non sono a conoscenza di quanto esattamente in tuo possesso.

Ad esempio, se stai usando un modem/router Netgear con interfaccia Genie, per poter accedere alla sezione del pannello di configurazione del dispositivo mediante cui gestire tutto quanto concerne le impostazioni di sicurezza della connessione senza fili devi fare tap prima sulla scheda Avanzate collocata in alto a destra, poi sulla voce Installazione collocata sulla sinistra e poi su Configurazione wireless.

Adesso, dovresti ritrovarti dinanzi la schermata con i dettagli della connessione Wi-Fi generata dal modem/router e le impostazioni sulla sua sicurezza.
La password impiegata per protegger la tua rete senza fili è quella che trovi in corrispondenza della voce Chiave, Password oppure Passphrase.
Annotala! Dovrai inserirla ove e se richiesto al momento opportuno (vale a dire come trovi indicato nei passi successivi)

Se invece quella alla quale desideri collegarti con il tuo smartphone non è la rete della tua abitazione ma una connessone Wi-Fi pubblica, generalmente la password o non è presente oppure è riportata su eventuali cartelli ed indicazioni posti in prossimità delle aree di riferimento.
Per quel che concerne invece le reti a pagamento, di solito viene fornita direttamene al momento della sottoscrizione.

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Desideri collegarti alla rete wireless di amici, parenti o vicini di casa?
Beh, in tal caso, che ci sia o meno la password, vigono due regole fondamentali:
educazione e buon senso.
Per cui, se vuoi collegarti ad una rete altrui, chiedi sempre e comunque il permesso al legittimo proprietario provvedendo altresì a spiegare le motivazioni che ti stanno spingendo a fare ciò e, qualora la rete risultasse protetta da apposita password, chiedi gentilmente se può esserti comunicata anche la parola chiave di riferimento.

Eventuali comportamenti poco, diciamo, civili e discutibili sono, come immagino già saprai, perseguibili legalmente, per cui te li sconsiglio caldamente se vuoi evitare di cacciarti in qualche guaio.
Poi non venirmi a dire che non ti avviso avvisato.

Collegare un cellulare alla rete Wi-Fi

Una volta individuata l’eventuale password che proteggere la rete senza fili alla quale è tua intenzione collegarti sei finalmente pronto per passare all’azione vera e propria.
Per scoprire dunque come collage il tuo cellulare alla rete Wi-Fi segui le istruzioni apposite che trovi qui di seguito.
Come anticipato, è davvero molto semplice, sta’ tranquillo!

Nota: Per impostazione predefinita (ma comunque modificabile accedendo al pannello delle impostazioni del dispositivo), se abiliti la rete Wi-Fi ed in contemporanea mantieni attiva anche la connessione dati l’uso di quest’ultima verrà rimpiazzato in favore della connessione wireless, se raggio d’azione e/o potenza della stessa sono sufficienti.

Android

Possiedi uno smartphone Android?
Allora il primo passo che devi compiere per poterti collegare alla rete Wi-Fi di riferimento è sbloccare il dispositivo, accedere al drawer (la schermata in cui risultano raggruppate le icone di tutte le applicazioni), tappare sull’icona di Impostazioni (quella a forma di ingranaggio) e portare su ON (se si trova su OFF, ovviamene) l’interruttore che sta accanto alla voce Wi-Fi nella sezione dedicata alle connessone (se non riesci a visualizzare la suddetta voce “al primo colpo” potresti doverti recare prima nella scheda Connessioni).

Pigi poi sul nome della rete senza fili di riferimento dall’elenco che vedi comparire ed è fatta.
Se richiesta, digita anche la password impiegata per proteggere la connessione Wi-Fi scelta e tappa su Connetti.
Et voilà!

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Entro pochi istanti il tuo smartphone Android acquisirà un indirizzo IP sulla rete locale, si connetterà alla rete wireless e potrai finalmente iniziare a servirtene per navigare in rete.
La buona riuscita dell’operazione ti verrà altresì segnalata dalla comparsa dell’icona con le tacchette del Wi-Fi nella parte in alto a destra del display.

Oltre che così come ti ho appena indicato, puoi connetterti ad una data rete wireless anche tramite WPS (sempre se il modem di riferimento lo supporta) che ti consente di collegarti al Wi-Fi senza dover digitare a mano la password.
Per riuscirci, recati su Android in Impostazioni > Wi-Fi, tappa sul bottone (…) che sta in alto, seleziona l’opzione Pulsante WPS, pigia il pulsante WPS sul modem (solitamente è contraddistinto da un’icona con due frecce circolari) ed è fatta.

Tieni presente che quando attivi il collegamento ad una determinata rete wireless questo, tutte le volte che la rete di riferimento risulterà accessibile, verrà stabilito in maniera automatica.
Se non gradisci la cosa, puoi evitare che ciò accada recandoti nel impostazioni del Wi-Fi di Android da cui puoi anche intervenire su svariati alter parametri di configurazione.
Per riuscirci, recati sempre in Impostazioni > Wi-Fi, tappa sul pulsante (…) in alto a destra, scegli Avanzate e regola secondo quelle che sono le tue esigenze i vari parametri disponibili.

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Quando poi non avrai più bisogno del Wi-Fi, potrai disabilitare l’suo della connessione portando su OFF l’interruttore che trovi accanto alla voce Wi-Fi nelle impostazioni di Android.
In alternativa, puoi agire richiamando il Centro notifiche effettuando uno swipe dall’alto verso il basso sulla parte superiore del schermo del tuo smartphone e pigiando sul pulsante Wi-Fi che così facendo da colorato diventerà di colore grigio.

Di contro, potrai attivare l’uso dal rete Wi-Fi all’istante direttamene dal Centro notifiche richiamando quest’ultimo così come visto insieme poc’anzi e pigiando sul pulsante relativo al Wi-Fi.
Comodissimo!

iPhone

Se invece quello che stai utilizzando è un iPhone, per collegarti alla rete Wi-Fi devi innanzitutto sbloccare il dispositivo, accedere alla home screen (la schermata di iOS in cui trovi raggruppate le icone di tutte le applicazioni) e tappare sull’icona di Impostazioni (quella a forma di ingranaggio).
Nella schermata che successivamente ti verrà mostrata, pigia sulla voce Wi-Fi.

Adesso, se si trova su OFF porta su ON l’interruttore che sta in corrispondenza della dicitura Wi-Fi nella schermata visualizzata dopodiché seleziona il nome della rette di riferimento dall’elenco che vedi apparire in basso, digita (se richiesta) la password della rete scelta e poi tappa sulla voce Accedi in alto a destra.

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Una volta fatto ciò, nel giro di pochi istanti il tuo iPhone acquisirà un indirizzo IP sulla rete locale, si connetterà al Wi-Fi e potrai finalmente iniziare a navigare in rete.
La buona riuscita del collegamento ti verrà segnalata anche dalla comparsa dell’icona con le tacchette del Wi-Fi nella parte in alto a destra dello schermo.

Una volta stabilito il collegamento ad una data rete wireless, ogni volta che ti troverai nel raggio d’azione di quest’ultima l’accesso avverrà in maniera automatica se, ovviamente, il Wi-Fi risulta abilitato.
Se questo “comportamento” ti disturba, puoi evitarlo recandoti nuovamente in Impostazioni > Wi-Fi, pigiando sulla “i” che trovi accanto al nome della rete di riferimento e portando su OFF l’interruttore che trovi in corrispondenza della voce Accesso automatico nella schermata successiva.

Quando poi non avrai più bisogno del Wi-Fi e vorrai interrompere l’uso della suddetta funziona sul tuo “melafonino”, potrai farlo semplicemente recandoti nuovamente in Impostazioni > Wi-Fi e portando su OFF l’interruttore che trovi accanto ala voce Wi-Fi.

Puoi anche interrompere momentaneamente il collegamento alla rete senza fili richiamando il Centro di Controllo effettuando uno swipe dall’alto vero il basso (nell’angolo in alto a destra su iPhone X) e pigiando sul pulsante con le tacchette del Wi-Fi che così facendo da blu diventerà di colore bianco. Stesso discorso (ma a parti inverse) vale per quel che concerne l’accesso alle reti note, richiamando il Control Center e tappando sul pulsante del Wi-Fi puoi collegarti subito alle reti wireless nelle vicinanze a cui ti sei già connesso in passato.

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Se invece desideri dissociare completamente una rete Wi-Fi dal tuo iPhone, per riuscirci devi recarti in Impostazioni > Wi-Fi, devi abilitare l’uso della ree wireless portando su ON l’interruttore Wi-Fi (se non hai già provveduto a farlo, ovviamente), devi pigiare sulla “i” che trovi accanto al nome della rete di riferimento e devi poi tappare sulla dicitura Dissocia queste rete nella schermata che compare.
Conferma dunque quelle che sono le tue volontà ed è fatta.

Windows Mobile

Vuoi scoprire come collegare il cellulare alla rete Wi-Fi e stai usando uno smartphone Windows Mobile?
Allora provvedi innanzitutto a sbloccare il dispositivo e ad accedi alla schema Start dopodiché scorri verso sinistra la schermata principale per accedere all’elenco delle app insalate, tappa su Impostazioni dopodiché seleziona Wi-Fi.

Adesso, sposta su da OFF ad ON l’interruttore per abilitare la connettività alle reti senza fili circostanti, attendi che l’elenco delle varie connessioni risulti disponibile e tappa su quella di riferimento.
Se richiesto, digita la password relativa alla rete Wi-Fi scelta e conferma quanto immesso.
Se vuoi, puoi stabilire il collegamento anche tramite WPS semplicemente pigiando il relativo pulsante sul modem/router, tappando poi sul nome della rete di riferimento su Windows Mobile e poi sul pulsante per eseguire la connessione.

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Entro pochi istanti il tuo smartphone Windows Mobile acquisirà un indirizzo IP sulla rete locale, si connetterà alla rete Wi-Fi e potrai finalmente iniziare a navigare su Internet.
Lo stabilirsi del collegamento ti verrà segnalato anche dalla comparsa dell’icona con le tacchette del Wi-Fi nella parte in alto a sinistra dello schermo.
Tieni poi presente che a partire da questo momento l’acceso alla rete scelta avverrà in automatico ogni qual volta che il tuo cellulare si trova nel raggio d’azione della stessa.

Quando e se lo vorrai potrai poi dissociare una determinata rete Wi-Fi recandoti nel impostazioni di Windows Mobile così come visto poc’anzi, tappando sul nome della rete di riferimento e scegliendo l’apposita voce su schermo.
Se invece vuoi disattivare completamente il Wi-Fi devi recarti sempre nelle impostazioni del dispositivo, devi tappare su Wi-Fi e devi poi portare su OFF il relativo interruttore.

come capire se un cellulare ha due sim

come capire se un cellulare ha due sim

I tuoi parenti ti hanno regalato un nuovo smartphone.
Ne sei rimasto molto contento, anche perché questa sarà una buona occasione per acquisire maggiore dimestichezza con la tecnologia.
Prima però vorresti toglierti un dubbio:
poiché sul tuo precedente cellulare utilizzavi due SIM, vorresti capire se anche il nuovo smartphone che hai ricevuto in regalo permette di utilizzare due schede contemporaneamente, ma non sai proprio come riuscirci.

Non ti preoccupare:
se le cose stanno così e ti domandi, dunque, come capire se un cellulare ha due SIM, sarai felice di sapere che sono pronto a fornirti il mio aiuto al riguardo.
Nel corso dei prossimi capitoli, infatti, ti spiegherò come ottenere quest’informazione tramite le specifiche tecniche del tuo dispositivo, oltre che tramite l’IMEI e il menu delle impostazioni del sistema operativo con cui è equipaggiato il dispositivo.

Allora, sei pronto per iniziare?
Sì?
Benissimo:
mettiti seduto bello comodo e prendi in mano il tuo smartphone.
Segui attentamente le istruzioni che sto per fornirti e ti assicuro che, in men che non si dica, riuscirai nell’intento che ti sei proposto.
Arrivati a questo punto, a me non resta altro che augurarti una buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto.

Indice

  • Controllare le specifiche tecniche
  • Controllare l’IMEI 
  • Controllare le impostazioni
  • Aprire il cellulare

Controllare le specifiche tecniche

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Se ti domandi come capire se un cellulare ha due SIM, il primo consiglio che ti do è quello di verificare le specifiche tecniche del tuo dispositivo.

Prima di spiegarti in che modo compiere quest’operazione, però, lascia che ti chiarisca una cosa importante:
al momento attuale, soltanto i dispositivi Android supportano in maniera completa la modalità dual SIM.
Gli iPhone, invece, non hanno mai avuto un vano in cui inserire fisicamente due SIM.
Le uniche eccezioni riguardano i modelli più recenti:
iPhone XS, iPhone XS Max e iPhone XR, che però offrono il supporto dual SIM solo attraverso l’utilizzo combinato di una nano-SIM fisica e un’eSIM, cioè una SIM digitale che sia attiva tramite l’operatore telefonico (ma che ancora non è disponibile in Italia per quel che concerne gli smartphone).

Detto ciò, veniamo a noi.
Come già detto, la presenza del supporto al dual SIM è una caratteristica che viene indicata nella scheda tecnica dello smartphone.
Quindi se, per esempio, hai acquistato il tuo telefono su Amazon, potresti trovare quest’informazione nel nome del prodotto e nella sezione Dettagli prodotto, che indica tutte le specifiche del dispositivo.

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In alternativa, puoi sempre controllare le specifiche tecniche pubblicate sul sito Web ufficiale del produttore (ad esempio facendo una ricerca su Google del tipo “[modello smartphone] caratteristiche tecniche”.

Ti consiglio, inoltre, di dare un’occhiata alla mia guida sui migliori cellulari dual SIM, in cui ti ho illustrato i migliori smartphone di questo tipo.

Controllare l’IMEI

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Se, per qualche motivo, non dovessi riuscire a trovare informazioni riguardanti il supporto dual SIM nelle specifiche tecniche del tuo dispositivo, puoi capire se un cellulare ha due SIM tramite l’IMEI.
Infatti, se uno smartphone è dual SIM sarà dotato di due codici IMEI.

La prima soluzione che puoi mettere in atto per verificare l’IMEI è eseguibile su qualsiasi marca e modello di smartphone.
Per procedere, infatti, basta avviare il dialer (l’app con cui si fanno le chiamate tradizionali) sul dispositivo e, nella schermata relativa alla composizione del numero, digitare il codice *#06#.

Fatto ciò, se il cellulare in tuo possesso è dual SIM, ti verranno, in automatico, indicati sullo schermo due codici IMEI di 15 cifre ciascuno.

In alternativa, per verificare l’IMEI puoi agire tramite il menu delle Impostazioni di Android.
Pigia, quindi, sull’app con il simbolo dell’ingranaggio presente nella home screen del tuo dispositivo e raggiungi il menu Info sul telefono > Stato > Dati IMEI.

A questo punto, ti verrà indicato il codice IMEI dello smartphone:
nel caso in cui questo supporti il dual SIM, troverai due distinti codici IMEI contrassegnati dalle diciture IMEI (Slot 1) e IMEI (Slot 2).

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Infine, non dimenticare che, in alcuni casi, puoi controllare l’IMEI anche aprendo fisicamente il cellulare e controllando le etichette interne.
A tal proposito, in caso di dubbi o problemi, fai riferimento alle indicazioni che ti ho fornito nella mia guida su come controllare l’IMEI.

Controllare le impostazioni

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Puoi ottenere informazioni riguardanti il supporto al dual SIM di uno smartphone anche agendo tramite le Impostazioni di Android.

Per compiere quest’operazione, fai tap sull’app con il simbolo dell’ingranaggio situata nella home screen o nel drawer del tuo smartphone (la schermata con la lista di tutte le app installate su quest’ultimo), dopodiché, nella schermata successiva che ti viene mostrata, fai tap sulla dicitura Schede SIM.

Se il dispositivo in tuo possesso supporta la modalità dual SIM, potrai trovare indicata la dicitura Slot della SIM 1 e Slot della SIM 2, a conferma della possibilità di inserire due schede SIM.

Aprire il cellulare

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Per finire, se nonostante le soluzioni indicate nei precedenti capitoli, non sei ancora riuscito a sapere se il tuo smartphone è dual SIM o meno, ti consiglio di mettere in atto una soluzione alternativa che prevede l’apertura fisica del cellulare.

Infatti, in alcuni modelli di smartphone, smontando prima la cover situata sul e poi la batteria, permettono di accedere al vano che serve per inserire la SIM.
In questo modo, potrai capire a colpo d’occhio se lo smartphone da te in uso è dual SIM (in quanto saranno presenti due distinti vani per inserire la SIM) o meno.
Da notare che, in alcuni casi, lo slot della seconda SIM è in comune con quello della microSD, quindi se hai inserito una scheda di memoria nel telefono, potresti aver “nascosto” quello che in realtà è anche un vano SIM secondario.

Se lo smartphone da te in uso non può essere fisicamente aperto, in quanto formato da un blocco unico di metallo, quasi sicuramente c’è uno sportellino laterale in cui inserire la SIM, solitamente estraibile mediante l’inserimento di una graffetta di metallo in un apposito foro.
In tal caso, aprendo tale sportello puoi capire a colpo d’occhio se lo smartphone è dual SIM, in quanto, ovviamente, vi saranno due slot in cui inserire le schede.

A tal proposito, in caso di dubbi o problemi, fai riferimento ai miei tutorial su come aprire il cellulare, come per esempio quello in cui ti spiego come aprire uno smartphone Samsung, uno a marchio Wiko oppure quella dedicata all’inserimento della SIM sui dispositivi Huawei.

come capire se un telefono e bloccato da operatore

come capire se un telefono e bloccato da operatore

Hai acquistato un telefono usato a un prezzo alquanto conveniente e sei rimasto soddisfatto dell’acquisto.
C’è solo un “piccolo” problema che non riesci a risolvere:
pur essendo perfettamente funzionante, lo smartphone in questione sembra non essere in grado di effettuare chiamate, inviare SMS e navigare su Internet tramite la connessione dati del tuo operatore.
Hai pure provato a rimuovere e inserire nuovamente la SIM nel dispositivo, ma il problema persiste.

Se le cose stanno così, ci sono buone probabilità che il telefono sia stato bloccato dall’operatore e, quindi, risulti inutilizzabile per effettuare le operazioni summenzionate, in quanto il suo codice IMEI (il codice che lo identifica univocamente sulla rete) è stato incluso in una speciale lista nera che, in pratica, lo rende inutilizzabile per operare sulla rete cellulare nazionale e internazionale.

Se ti stai chiedendo come capire se un telefono è bloccato da operatore, sappi che in questa guida troverai risposta al tuo quesito.
Nei prossimi paragrafi, infatti, avrò modo di indicarti alcuni servizi che ti consentiranno di fare tutte le verifiche del caso e, qualora dovessi avere conferma del fatto che il telefono in tuo possesso è stato bloccato da parte di un operatore, nell’ultima parte dell’articolo ti spiegherò anche cosa puoi fare per tentare di risolvere la questione.
Ti auguro buona lettura e ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

  • Verificare codice IMEI
  • Servizi online per capire se un telefono è bloccato da operatore
  • Sbloccare un telefono bloccato da operatore

Verificare codice IMEI

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Verificare il codice IMEI del telefono è la prima cosa che devi fare per riuscire a capire se il dispositivo è stato effettivamente bloccato dall’operatore.
Come ti accennavo nell’introduzione, l’IMEI è un codice di 15 cifre che identifica in maniera univoca un dispositivo sulla rete mobile (per intenderci, funge come una una sorta di “targa”).

Quando un dispositivo viene bloccato da un operatore, il suo codice IMEI viene incluso in una blacklist condivisa con tutti gli operatori di rete, rendendolo quindi inutilizzabile per effettuare chiamate, inviare SMS e navigare su Internet con la connessione dati. Per verificare quale è il codice IMEI del telefono che sospetti sia stato bloccato, puoi fare una delle seguenti azioni.

  • Apri il dialer del tuo telefono (sarebbe la schermata che permette di digitare numeri telefonici) e componi il codice *#06#.
  • Se il tuo telefono è a animato dal sistema operativo Android, recati nel menu Impostazioni > Info sul telefono > Stato > Dati IMEI.
    Se il tuo telefono, invece, è un iPhone recati nel menu Impostazioni > Generali > Info, scorri la schermata che hai visualizzato e individua il codice IMEI situato in fondo.
  • Il codice IMEI solitamente è riportato anche nella confezione d’acquisto del telefono:
    cercalo nei libretti illustrativi contenuti al suo interno oppure sull’etichetta adesiva applicata sulla confezione.

Se ti servono ulteriori delucidazioni su come verificare qual è il codice IMEI del telefono, consulta pure l’approfondimento che ti ho appena linkato, perché sicuramente ti sarà utile.

Una volta che avrai reperito il codice IMEI del tuo dispositivo, puoi servirtene per capire se il telefono è stato bloccato da un operatore o meno, avvalendoti di alcuni servizi online, come quelli elencati nel prossimo capitolo.

Servizi online per capire se un telefono è bloccato da operatore

Ci sono vari servizi online per capire se un telefono è bloccato da un operatore.
Di seguito ti illustro nel dettaglio il funzionamento di alcuni di essi.

International Numbering Plans

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International Numbering Plans è un servizio che permette di verificare se un dispositivo è stato oggetto di un blocco da parte di un operatore o meno.
Basta “dargli in pasto” il codice IMEI del device in questione e verificare la risposta da parte del servizio.

Per servirtene, collegati a questa pagina di International Numbering Plans, inserisci il codice IMEI del tuo telefono nel campo di testo Enter IMEI number below e poi fai clic sul pulsante analyse.

Presta quindi attenzione al posizionamento del simbolo 

|<:
se è situato nella parte rossa della barra colorata posta in corrispondenza della voce IMEI Validity Assessment (all’interno della sezione Information on IMEI [codice IMEI del telefono]), vuol dire che il dispositivo è stato sottoposto al blocco da parte dell’operatore.

ImeiPro

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Un altro portale che puoi utilizzare per sapere se il tuo telefono è stato bloccato da un operatore è ImeiPro, il quale permette di effettuare tale verifica su tutti i principali modelli di smartphone e ha un grado di affidabilità che sfiora il 99,9%.

Per servirtene, collegati all’home page di ImeiPro, scrivi il codice IMEI del tuo telefono nel campo di testo Enter IMEI Number here…, metti il segno di spunta sulla casella Non sono un robot, se necessario effettua la verifica di sicurezza seguendo le istruzioni che compaiono a schermo e fai clic sul pulsante CHECK.

Nel giro di qualche istante, ImeiPro ti fornirà le informazioni riguardanti l’eventuale blocco del telefono da parte dell’operatore.
Se, in corrispondenza della dicitura Blacklist status, è presente la scritta LOCKED, è probabile che il tuo telefono sia stato bloccato dall’operatore.

Sbloccare un telefono bloccato da operatore

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Se sei giunto alla conclusione che il tuo telefono è stato effettivamente bloccato dall’operatore, ora ti starai chiedendo se esiste un modo per porre rimedio alla situazione.
Beh sì, ma il risultato non è garantito.

Prima di indicarti come fare per provare a sbloccare un telefono bloccato da operatore, è bene che tu sappia per quale motivo il dispositivo è stato sottoposto al blocco.
È probabile che ciò sia avvenuto perché il telefono risulta rubato oppure perché l’utente che te lo ha venduto non ha pagato tutte le rate d’acquisto dello stesso (qualora sia stato acquistato a rate con un abbonamento telefonico).

Se il tuo telefono risulta rubato, ti consiglio di sporgere denuncia dell’accaduto recandoti presso la più vicina stazione dei carabinieri o della polizia, portando insieme a te il cellulare e tutta la documentazione d’acquisto che eventualmente è in tuo possesso.
Non facendolo, potresti rischiare di incorrere nel reato di ricettazione.

Una volta che avrai reso partecipe gli organi competenti di quanto accaduto, il telefono sarà riconsegnato al proprietario che aveva sporto denuncia di furto del dispositivo e può darsi che tu riesca a ottenere un risarcimento per il danno arrecatoti dalla persona che ti ha venduto l’oggetto rubato (ti consiglio di rivolgerti a un legale per sapere come procedere in tal senso).

Se, invece, il telefono in tuo possesso non risulta essere rubato e il blocco è avvenuto perché il precedente proprietario non ha pagato tutte le rate dell’abbonamento con il quale lo ha acquistato, puoi provare a contattare il customer care dell’operatore che ha eseguito il blocco, illustrargli quanto accaduto, fornire la documentazione d’acquisto in tuo possesso e seguire le istruzioni che ti darà per porre rimedio alla situazione.

Puoi contattare i principali operatori italiani utilizzando i seguenti numeri e mettendo in pratica le indicazioni per parlare con un consulente “in carne e ossa” che ti verranno fornite dalla voce guida.

  • TIM — chiama il numero 119. Maggior info qui.
  • Vodafone — chiama il numero 190. Maggiori info qui.
  • Wind — chiama il numero 155.
    Maggiori info qui.
  • Tre — chiama il numero 133. Maggiori info qui.
  • Iliad — chiama il numero 177.
    Maggiori info qui.

Al consulente che ti assisterà, spiega la situazione e fornisci tutti i dati che ti chiederà, in modo da procedere allo sblocco del telefono.
Potresti ricevere anche un numero di fax a cui inviare la documentazione d’acquisto necessaria per provare quanto denunciato.

Se tutto andrà per il verso giusto, il dispositivo verrà sbloccato nel giro di pochi giorni lavorativi.
Qualora così non fosse, puoi provare a denunciare l’accaduto all’ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) recandoti sul suo sito Web ufficiale.

Attenzione: non ricorrere a strani stratagemmi per provare a sbloccare un dispositivo bloccato da un operatore, ad esempio modificando l’IMEI tramite l’utilizzo di appositi apparecchi, in quanto fare ciò è illegale.
Ti invito altresì a diffidare da portali che offrono codici di sblocco (specialmente quelli che lo fanno dietro compenso), in quanto queste soluzioni non funzionano e non faresti altro che peggiorare la situazione.

Se ti servono ulteriori indicazioni su come sbloccare un telefono bloccato da operatore, consulta pure l’approfondimento che ti ho appena linkato:
sono certo che ti tornerà utile.

come caricare cellulare

come caricare cellulare

Uno dei maggiori problemi che ho riscontrato, nell’ambito dei dispositivi mobili, riguarda la durata della batteria.
Spesse volte, infatti, mi è stata posta la seguente domanda:
“, non è che ci sono dei consigli su come caricare il cellulare, per aumentare la durata della batteria?”.

Una domanda che sicuramente anche tu ti sarai fatto più di una volta.
Come sicuramente avrai constatato, ci sono tantissimi vantaggi nel possedere uno smartphone di nuova generazione.
In realtà però, tra le altre cose, tra un cellulare di qualche anno fa e un moderno smartphone, c’è anche una sostanziale differenza:
la durata della batteria.
Ormai, tra social network e app, siamo sempre connessi e, nell’era degli iPhone e degli smartphone Android, ci si stupisce il sentire qualcuno che esclama:
“Oggi la batteria del mio smartphone ha retto fino a fine giornata”.

Quindi, la risposta alla domanda “ci sono dei suggerimenti che puoi darmi su come caricare il cellulare?” è “Sì, ci sono”.
Esistono infatti dei consigli, dei miti da sfatare o più in generale, delle informazioni che devi assolutamente sapere sulla batteria del tuo smartphone.
Perché sono così importanti?
Perché potranno aiutarti ad aumentare la durata della batteria del tuo smartphone Android o iOS che sia.

Dal momento in cui la maggior parte degli smartphone sono alimentati da batterie agli ioni di litio (Li-ion), posso parlarti di alcune linee guida da seguire, consigli che potrai mettere tu stesso in pratica per aumentare la durata della batteria.
Se seguirai queste mie indicazioni sono sicuro che noterai miglioramenti nella durata della batteria del tuo smartphone ed eviterai di cambiarla prima del previsto.
Con questa premessa ti ho incuriosito e ora non vedi l’ora di scoprire quali sono tutti i suggerimenti su come caricare il cellulare?
Ottimo, allora non perdiamo altro tempo in chiacchiere e passiamo subito al nocciolo della questione.

Come caricare cellulare – La batteria al litio e l’effetto memoria

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La prima cosa che devi sapere su come caricare il cellulare è che, purtroppo, dalle batterie dei moderni smartphone non potrai mai aspettarti la stessa durata complessiva della batteria di un vecchio cellulare; uno storico Nokia 3310, ad esempio.
In generale le moderne batterie degli smartphone hanno un ciclo di vita complessivo di 2 anni, 2 anni e mezzo al massimo.
Il che comunque non sarebbe affatto male, considerato che i produttori di smartphone ci invogliano a cambiare il telefono ancora prima.
Peccato però che questi 2 anni di vita vanno riducendosi, se vi è un utilizzo scorretto della batteria.
Ed è proprio per questo motivo che è molto importante capire come caricare il cellulare correttamente.

Inoltre, per capire come caricare il cellulare, dovresti anche dimenticarti di tutte quelle linee guida che conoscevi prima dell’avvento degli smartphone, in quanto vi sono sostanziali differenze tra le batterie Nichel-Metallo Idruro (Ni-MH) dei cellulari di vecchia generazione e le attuali batterie agli ioni di litio (Li-ion).
La prima differenza sostanziale riguarda l’effetto memoria.
Mentre la batteria a Nichel-Metallo Idruro si ricordava la percentuale di ricarica, all’ultima ricarica effettuata, ciò non avviene con le moderne batteria agli ioni di litio (Li-ion).
Non è quindi più necessario attendere che il cellulare sia completamente scarico, prima di ricaricarlo.

Anche se non soffre più dell’effetto memoria, è consigliabile effettuare comunque un primo ciclo di carica completa al primo utilizzo dello smartphone con batteria agli ioni di litio per ottenere il massimo della capacità della batteria.
In seguito, al posto di numerosi cicli completi di ricarica, puoi optare per ricariche brevi e frequenti:
non aspettare più che la batteria sia completamente scarica, prima di ricaricarla; anzi potresti rischiare di ridurne la sua durata.

Come caricare cellulare – La temperatura ideale di una batteria

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Come accennato in precedenza, nonostante le batterie agli ioni di litio non siano soggette a usura materiale (e quindi non durano soltanto per un numero prestabilito di cicli di carica), sono purtroppo soggette a usura nel tempo.
La durata media potrebbe aggirarsi intorno ai 2 anni, ma c’è qualcos’altro che porta alla diminuzione di questo ciclo di vita temporale:
il caldo.

Ebbene sì, come noi esseri umani, anche le batterie soffrono il caldo dell’estate.
Se però noi possiamo trovare un po’ di sollievo dall’afa di agosto vestendoti adeguatamente, altrettanto non si può dire per gli smartphone che non possono beneficiare di tali opzioni.
Viene quindi consigliato di caricare il cellulare lontano da fonti di calore:
gli smartphone funzionano al meglio se la batteria mantiene un livello di temperatura compreso tra i 16 e i 22° C.
 Temperature molto elevate, come per esempio quelle superiori ai 35° C possono danneggiare irreparabilmente la batteria.
Ti raccomando quindi di non dimenticare mai lo smartphone in auto, in piena estate.
Stai anche attento alle cover di protezione che utilizzi per il tuo smartphone; potrebbero trattenere troppo il calore che produce naturalmente lo smartphone, durante il suo utilizzo.

Ovviamente però non bisogna esagerare, perché nemmeno il troppo freddo fa bene alla batteria al litio del nostro smartphone:
con temperature troppo rigide, infatti, la batteria tende temporaneamente a scaricarsi più velocemente.

Come caricare cellulare – La carica adatta per una batteria

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Ora che abbiamo visto assieme quali sono le principali informazioni da tenere a mente riguardanti le batterie agli ioni di litio degli smartphone e le differenze con le vecchie batterie a Nichel-Metallo Idruro (Ni-MH), voglio darti alcuni consigli pratici per caricare il cellulare nel modo corretto.

  • Non lasciare scaricare del tutto lo smartphone – Come accennato, le batterie agli ioni di litio degli smartphone non soffrono dell’effetto memoria, quindi non lasciare che la batteria dello smartphone arrivi al di sotto del 15% o, peggio ancora, a valori ancora inferiori.
    Lasciare che la batteria dello smartphone si scarichi del tutto, prima di ricaricarla, diminuirà l’effetto della carica, aumentando il processo di danneggiamento e velocizzando l’usura temporale della batteria.
  • Non tenere troppo a caricare lo smartphone – Oltre a non lasciarlo scaricare troppo, è sconsigliato lasciare troppo a lungo in carica lo smartphone.
    Alcuni moderni caricabatteria originali degli smartphone sono dotati di sistemi automatici che sospendono la ricarica della batteria quando si avvicina ad una certa soglia; aspettano che si scarichi naturalmente, per poi riprendere a ricaricarla.
    In realtà però, proprio per via dell’assenza dell’effetto memoria, non è nemmeno necessario che la batteria del tuo smartphone si ricarichi al 100%.
    Il tuo dispositivo non lo necessita e tu nel frattempo risparmierai il consumo inutile di corrente elettrica.
  • Mantieni un livello di carica ideale – Scommetto che, arrivato a questo punto della lettura di questa mia guida su come caricare il cellulare ti chiederai:
    “, se mi stai dicendo che non bisogna caricare la batteria al 100% e non bisogna nemmeno farla scaricare del tutto, allora cosa devo fare?” Ottima domanda.
    Ho il consiglio giusto per te.
    Quello che devi fare per caricare un cellulare correttamente è caricarla spesso per poco tempo per mantenere la batteria dello smartphone in allenamento.
    L’ideale, per mantenere in salute la batteria di uno smartphone, sarebbe quella di mantenere una carica tra il 20% e l’80%.
  • Effettua l’inizializzazione della batteria – Quando acquisti un nuovo smartphone, troverai la batteria carica parzialmente.
    Non è consigliato utilizzare il dispositivo in questo stato, è controproducente per la batteria.
    Ciò che invece è consigliato fare è l’inizializzazione della batteria:
    tienilo spento (se possibile), mettilo subito sotto carica e tienilo in carica per circa 4-5 ore al massimo.
    A questo punto, la batteria dovrebbe essere stata inizializzata correttamente.
    Hai eseguito questa procedura ma il tuo smartphone ti sembra che non regga la carica della batteria e scende dal 100% al 70% in poco tempo?
    In questo caso è possibile che sia stata effettuata una cattiva inizializzazione.
    Per risolvere, puoi provare a effettuare una nuova inizializzazione, seguendo alcuni suggerimenti:
    utilizza il dispositivo per farlo scaricare fino a che rimane circa il 10% della batteria, dopodiché tienilo in carica per una notte effettuando una carica di 6-8 ore.
    Se valuti che questa soluzione sia parzialmente efficace, puoi effettuare tale procedura di ricalibrazione per 2-3 volte al massimo:
    alla fine dovresti aver risolto il problema.
    In caso di esito negativo, rivolgiti ad un centro assistenza.
  • Utilizza soltanto accessori originali – Se hai a cuore la batteria del tuo smartphone, utilizza sempre caricabatteria originali e batterie di ricambio originali.
    Se hai perso il caricabatteria originale del tuo smartphone compralo nuovo e non risparmiare comprandone uno low cost.
    Il caricabatteria del tuo smartphone è caratterizzato da uno specifico amperaggio; se proprio vuoi utilizzarne uno diverso, controlla sempre che i volt e gli ampere siano gli stessi.
    Il rischio di utilizzare un caricabatteria diverso da quello originale è che questo, non essendo perfettamente compatibile, possa danneggiare la batteria e il dispositivo, fornendo un flusso di corrente non adeguato.
    I moderni dispositivi integrano sicuramente dei sistemi per proteggersi dagli sbalzi di corrente ma, in ogni caso, è meglio non rischiare; a lungo andare la batteria del tuo smartphone potrebbe danneggiarsi.
    In linea generale, quindi, è meglio preferire l’utilizzo di caricabatteria originali o comunque quelli prodotti da aziende affidabili.
    Se non sei sicuro dell’acquisto, verifica che sulla confezione sia indicato un certificato o una garanzia di compatibilità.
    Stesso discorso vale per le batterie:
    se hai necessità di sostituire la batteria del tuo smartphone, prediligi sempre quelle originali, per evitare che il dispositivo possa danneggiarsi irreparabilmente.
  • Spegni il cellulare e disattiva i servizi non necessari – Se durante la giornata non sono necessari, disattiva tutti i servizi secondari che possono diminuire la durata della batteria:
    GPS, WiFi e Internet sul cellulare.
    Se ti rechi in un luogo dove sai che il cellulare non prende o prende a fatica, potresti addirittura spengere il cellulare per qualche ora se non intendi utilizzarlo, oppure metterlo in modalità Aereo.
    Inoltre, per risparmiare batteria, potresti addirittura ridurre la luminosità del display, impostare il timer di spegnimento automatico dello schermo al minimo indispensabile e anche ridurre la velocità della connessione a Internet del tuo smartphone, passando da 4G/LTE a 3G.
    Vedrai che, seguendo questi consigli, la batteria del tuo smartphone riuscirà a resistere fino a fine giornata.

come caricare il cellulare senza caricabatterie

come caricare il cellulare senza caricabatterie

La batteria del tuo cellulare è scarica e non hai la possibilità di ricaricarlo collegandolo al suo caricabatteria da muro?
Ti capisco! Con l’uso intenso che si fa del cellulare ai giorni d’oggi, spesso la carica della batteria non arriva a coprire un’intera giornata:
ciò significa che quando non sei in casa o in ufficio, rischi di restare “a piedi” e di veder spegnere il tuo smartphone senza poter porre un rimedio alla situazione.

Anche se in alcuni luoghi, come ad esempio negli aeroporti o in alcuni locali, hai la possibilità di utilizzare le prese messe a disposizione da questi ultimi, nella maggior parte dei casi, quando sei fuori casa, hai bisogno di trovare delle soluzioni più pratiche, da usare in completa autonomia.
A tal proposito, in questa mia guida, ti illustrerò come caricare il cellulare senza caricabatteria attraverso alcuni dispositivi che permettono ripristinare la carica dello smartphone quando non si è in casa o in ufficio e non ci sono prese disponibili.

Sei impaziente di scoprire a cosa che mi riferisco e di leggere i consigli che ho preparato per te in questo tutorial?
Se le cose stanno così, non perdiamo altro tempo:
siediti bello comodo e dedicami qualche minuto per leggere con attenzione i suggerimenti che troverai nei prossimi paragrafi.
Sei pronto?
Allora iniziamo subito! Ti auguro una buona lettura!

Indice

  • Power Bank
  • Cover con batteria
  • Caricatore wireless
  • Caricatore auto
  • Caricatore a celle solari
  • Cavo OTG
  • Caricatore a dinamo

Power Bank

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Il primo consiglio che posso darti per caricare il cellulare senza caricabatterie è quello di utilizzare un Power Bank.

Questi apparecchi permettono di ricaricare cellulari, tablet e qualsiasi altro dispositivo portatile in mobilità. Al loro interno sono presenti delle batterie che tengono la carica e poi la trasmettono ai dispositivi che vengono connessi ad essi, tramite le porte USB di cui sono dotati.

In generale, la dimensione di un Power Bank è simile a quella di uno smartphone, ma può anche essere più piccolo o più grande.
Dato che al suo interno ci sono delle batterie, più le sue dimensioni sono grandi, maggiore è la carica che può contenere (e maggiore è anche il suo peso).
Detto ciò, un Power Bank può essere comodamente trasportato all’interno della propria borsa o in tasca.

Il mercato dei Power Bank è molto vasto e puoi avere l’imbarazzo della scelta sui tantissimi modelli a disposizione.
Quello che ti consiglio di fare è, nel caso di acquisti online, di leggere le recensioni lasciate dagli altri utenti, per renderti conto se il dispositivo può essere di buona qualità.

Oltre a questo, ti consiglio di verificare anche altre caratteristiche tecniche, che possono orientarti su una scelta più accurata del Power Bank.
Innanzitutto, verifica la sua capacità di carica, che viene espressa in milliampereora (mAh).
Puoi leggere benissimo questo valore sulla confezione o sulla descrizione del prodotto, nel caso di acquisto online.

A questo punto, verifica la capacità della batteria dello smartphone consultando il manuale d’istruzioni o la sua scheda tecnica sul sito Web del produttore.
La capacità del Power Bank deve essere sicuramente uguale o superiore a quella della batteria dello smartphone, così da essere sicuro di poter effettuare almeno una carica completa.

Se la capacità è maggiore, vedi ad esempio i Power Bank con capacità da 20000 mAh, potrai erogare più cariche dall’apparecchio prima di doverlo ricaricare.

Un altro parametro fondamentale è l’intensità di corrente, misurata in ampere (A), che influisce sui tempi di ricarica dei dispositivi.
Di norma, una porta USB 2.0 ha non amperaggio di 500 mA, mentre quella USB 3.0 di 900 mA.
Nel caso di ricarica veloce (la tecnologia QuickCharge di Qualcomm, giusto per farti un esempio, possono arrivare anche a 4.6 A.
ovviamente, per sfruttare queste intensità è necessario che anche il dispositivo ricevente supporti questi amperaggi.

Oltre a questo, considera il valore di tensione (espresso in Volt) del Power Bank per la ricarica di un qualsiasi dispositivo, che in generale è sui 5V. Se prendi in mano il caricabatteria in dotazioni e verifichi i valori di tensione e intensità di corrente e li moltiplichi tra loro, otterrai un valore che determina la potenza elettrica (si esprime in Watt).

Se, applicando lo stesso procedimento, il valore di potenza di un Power Bank è uguale o prossimo per qualche decimale a quello del caricabatteria ufficiale, allora il problema non sussiste e puoi procedere tranquillamente con l’acquisto.
Non deve però mai essere superiore, per evitare di danneggiare la batteria.

Prendi però in considerazione che il valore di intensità di corrente indicato nei Power Bank non rispecchia effettivamente quello che verrà generato collegando lo smartphone perché, grazie ai chip installati, si bilancerà secondo quello di cui ha necessità il dispositivo.

Infine, verifica le porte di output del Power Bank, che devono essere compatibili con lo smartphone da te in possesso.
Puoi trovare infatti le comuni porte USB A (in formato 2.0 o 3.x) oppure quelle Type-C, compatibili con gli smartphone di ultima generazione.

Se sei interessato a questo prodotto, ti consiglio di dare uno sguardo a quelli che puoi trovare qui di seguito oppure consultare la mia guida dedicata all’argomento.

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Powerbank Anker PowerCore 5000 – Caricabatteria Portatile da 5000 mAh …

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Anker Batteria Portatile PowerCore Speed 10000 QC con Qualcomm Quick C…

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Cover con batteria

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Simili ai Power Bank sono le cover con batteria.
Questi prodotti non sono altro che delle cover adatte a specifici modelli di smartphone con all’interno una batteria che permette di ricaricare questi ultimi.
Le cover in questione, integrando una batteria, tendono ad aumentare peso e dimensioni del telefono quando applicate.

Solitamente, le caratteristiche tecniche di questi prodotti sono trascurabili, in quanto tarati per specifici modelli di smartphone.
L’unico parametro che puoi valutare è la capienza della batteria (espressa in mAh), che indica il numero di eventuali cicli di ricarica che si possono effettuare sullo smartphone.

Alcune cover, poi, hanno delle caratteristiche progettuali che possono assorbire meglio gli urti in caso di caduta.
Ti consiglio, a tal proposito, leggere bene le specifiche tecniche del prodotto, verificando i materiali con cui è stato costruito e, soprattutto, di valutare le recensioni di altri acquirenti, in caso di acquisto online.

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HETP Cover Batteria per iPhone X/XS, 5200mAh Custodia Ricaricabile con…

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Caricatore wireless

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Un’altra soluzione che potrebbe fare al caso tuo è quella di utilizzare un caricatore wireless, al posto del classico caricabatteria.
Questo genere di soluzione non è però applicabile a tutti gli smartphone, in quanto la ricarica wireless dev’essere da esso supportata. Alcuni smartphone, come Samsung S9 oppure iPhone X, supportano questa tecnologia ed è possibile utilizzare questo genere di apparecchi per eseguire la carica della batteria.

Il funzionamento della carica wireless si basa sul principio di induzione elettromagnetica e di risonanza elettrica.
Detto con parole semplici, viene generato un campo elettromagnetico tramite un circuito risonante generato da bobine presenti sulle due superfici (quella del caricabatteria e quella posteriore dello smartphone) molto vicine fra di esse, che permette il trasferimento di energia da una parte all’altra.
Per eseguire quest’operazione, il caricatore invia prima un segnale allo smartphone, per identificare la compatibilità, e poi riceve le informazioni sull’output di energia da erogare.
Puoi trovare maggiori informazioni al riguardo nel mio tutorial dedicato.

Detto ciò, in base al dispositivo da te in possesso, puoi acquistare il caricatore wireless direttamente dal sito del produttore oppure scegliere quelli compatibili.
In quest’ultimo caso, devi verificare che ci sia la compatibilità con lo standard Qi del consorzio WPC, che viene ormai utilizzato da quasi tutti i produttori di dispositivi che sfruttano la tecnologia di ricarica wireless.

Questo standard è fondamentale affinché non ci sia alcun rischio di danneggiamenti al dispositivo, mantenendo tutte quelle norme di sicurezza che possono preservare l’integrità del device e di tutto ciò che si trova attorno ad esso (incluse le persone).

In genere, i caricatori wireless sono muniti di un cavo USB da collegare a una fonte di energia che, nel caso di una persona che si trova in mobilità, può essere un computer portatile, un Power Bank ( di cui ti ho parlato nel paragrafo precedente) o qualsiasi altra fonte che possa erogare energia tramite una porta USB.

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CHOETECH Caricatore Wireless, 10W Fast Wireless Charger per Galaxy S10…

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Samsung Caricatore Senza Fili, Nero

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Esistono, poi, delle soluzioni all-in-one grazie alle quali è possibile sfruttare la tecnologia di ricarica wireless direttamente su una batteria portatile.
Questo è il caso di alcune tipologie di Power Bank, che sono muniti di ricarica wireless che supportano lo standard Qi.

Il tuo smartphone non supporta la ricarica wireless?
Puoi verificare se esiste una cover con ricaricare wireless integrata.
Questo genere di cover possiede al suo interno la tecnologia necessaria per ricevere la carica da un caricatore wireless per ricaricare la batteria.
Ad esempio, per gli iPhone 7 ci sono delle cover che si collegano alla porta Lightning in modo da supportare questa tecnologia non prevista di fabbrica.

Caricatore da auto

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Se viaggi spesso in auto e usi alcune funzionalità dello smartphone, come il navigatore satellitare, hai la necessità di tenerlo in ricarica per evitare che la batteria si scarichi velocemente.
A tal proposito, puoi adottare alcune soluzioni che prevedono l’utilizzo di un accendisigari con porte USB da 12V.

In commercio ne esistono davvero tanti e la tua scelta deve ricadere sulla valutazione di due parametri fondamentali:
la tensione e l’intensità.
Ti ho già spiegato nel paragrafo relativo ai Power Bank come verificare questi due valori.
Ricordati, quindi, che la potenza del caricatore da auto dev’essere adeguata a quella necessaria per lo smartphone.

Anche in questo caso, per quanto riguarda l’intensità di corrente (espressa in Ampere), viene anche questa gestita dallo smartphone e dallo stesso caricabatteria.
È naturale che se il cellulare supporta, ad esempio, la Quick Charge 2.0 a 3A, anche il caricatore da auto deve possedere la medesima tecnologia per erogare l’amperaggio richiesto.
Se questo requisito non viene soddisfatto, i tempi di ricarica si allungano.

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AUKEY Caricabatteria da auto, Ultra Compatto, Dual Porta USB 4.8A/24W …

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Caricabatteria da Auto, Beikell Rapido USB Adattatore per Caricabatter…

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Anker AK-A2228011 Poverdrive Speed 2 – Caricatore da auto da 39 W, 2 p…

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Caricatore a celle solari

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Un’altra soluzione interessante, che può fare al caso tuo, è quella di utilizzare delle batterie a celle solari.
Esistono, infatti, dei caricatori che rientrano nella categoria dei Power Bank e possiedono dei piccoli pannelli solari che permettono di mantenere quasi illimitata la carica delle loro batterie, se esposti alla luce diretta del sole.

Il loro funzionamento si basa sullo sfruttare l’elettricità generata dall’effetto fotovoltaico.
La cella fotovoltaica è composta da un semiconduttore, come ad esempio il silicio, i cui elettroni si “eccitano” al contatto con la luce solare diretta:
questo processo genera l’elettricità, che poi viene conservata nella batterie.

Può essere un oggetto molto pratico, ad esempio in caso di escursioni, in quanto è possibile posizionare i pannelli di cui è costituito sullo zaino, permettendo la ricarica della sua batteria.
Purtroppo però le caratteristiche elettriche delle celle fotovoltaiche dipendono molto dalla quantità e dall’intensità di luce a cui sono esposti.
Per tale ragione, la batteria di cui sono in possesso, a parità di tempo, può avere una percentuale di carica differente.

Cavo OTG

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Tra i metodi sopra indicati, magari non hai pensato a una soluzione abbastanza semplice:
collegare lo smartphone alla porta USB di un altro dispositivo.
Solitamente, basta collegare un cellulare a un computer tramite cavo USB per far partire la carica della batteria.

Se non hai a disposizione un computer, puoi utilizzare un cavo OTG per collegare due dispositivi portatili, come ad esempio uno smartphone a un altro smartphone oppure uno smartphone a un tablet.
Così facendo, il cellulare attingerà dalla batteria dell’altro dispositivo per ricaricarsi.

Questo cavo OTG è formato da un’estremità “maschio”, per collegarlo a un dispositivo, e dell’altra “femmina”, per ricevere il cavo USB al quale si collega l’altro device.

Per eseguire quest’operazione, collega il cavo OTG al dispositivo portatile da cui vuoi prelevare la carica della batteria.
Successivamente, ti basta collegare lo smartphone al cavo OTG tramite quello USB di cui sei in possesso.
In questo modo, il cellulare può iniziare a ricaricarsi, drenando man mano la batteria dell’altro dispositivo.

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POSUGEAR Cavo OTG, Micro USB Maschio a USB 2.0 Femmina OTG Adattatore …

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UGREEN Cavo OTG Adattatore Micro USB 2.0 Maschio a USB 2.0 Femmina OTG…

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Caricatore a dinamo

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Un’ultima soluzione per caricare il cellulare senza caricabatteria è quella di utilizzare un caricatore a manovella.
Questo genere di apparecchi è munito di una dinamo che genera corrente elettrica quando viene ruotata continuamente la manovella ad essa connessa.

Sebbene sia una possibile soluzione in caso di emergenza, per poter avere giusto il tempo di effettuare una chiamata, ti sconsiglio il suo utilizzo:
generare una potenza di energia elettrica con questi dispositivi può essere faticoso, a causa della prolungata forza che devi applicare con le braccia.
Inoltre, a causa dei materiali con cui è costruito, potrebbe avere una scarsa longevità, che comporterebbe a uno spreco di tempo e denaro.
Poi non dirmi che non ti avevo avvertito!

come aggiustare il vetro del cellulare

come aggiustare il vetro del cellulare

Utilizzi il tuo smartphone per qualsiasi cosa, al punto che non riesci quasi mai a separartene.
Il lato negativo di tenere lo smartphone sempre in mano è che aumentano le probabilità che possa cadere a terra, soprattutto se si è persone maldestre.
Una sua caduta, infatti, può causare la rottura dello schermo e può comportare, in alcuni modelli di cellulare, una spesa onerosa per la sostituzione del vetro.

Come dici?
È proprio quello che è accaduto a te?
Ti è caduto il telefono e ora il suo schermo è parzialmente distrutto?
Mi dispiace ma, non preoccuparti, ho intenzione di aiutarti.
In che modo?
Te lo dico subito. Nella guida di oggi, ti illustrerò come aggiustare il vetro del cellulare per farlo tornare nuovo di zecca e continuare a utilizzarlo come prima.
Ti consiglierò come procedere tramite un centro autorizzato oppure, nel caso in cui la garanzia sia scaduta, tramite una riparazione personale del componente da sostituire.

Sia che tu scelga una strada o l’altra, sono sicuro che con la lettura di questo tutorial riuscirai a farti un’idea su come procedere per rimettere a nuovo il tuo smartphone.
Sei pronto a cominciare?
Bene, allora non perdiamo altro tempo:
siediti bello comodo e dedicami giusto alcuni minuti del tuo tempo per leggere con attenzione i suggerimenti che ti proporrò nelle prossime righe.
Non mi resta che augurarti una buona lettura e, soprattutto, buona fortuna per tutto!

Indice

  • Verificare lo stato della garanzia
  • Sostituire il vetro tramite Centro Autorizzato
  • Sostituzione “fai da te” del vetro
    • Reperire l’attrezzatura e i componenti necessari
    • Preparare il dispositivo e il piano di lavoro
  • Come sostituire il vetro del cellulare

Verificare lo stato della garanzia

Prima di iniziare con l’intervento di sostituzione del vetro del cellulare, è importante fare alcune considerazioni sulla garanzia del prodotto.

La rottura dello schermo di un dispositivo non è un intervento coperto dalla garanzia legale.
Questo genere di interventi vengono eseguiti fuori garanzia nella maggior parte dei casi, con costi anche notevoli.
Prendi, ad esempio, il caso di sostituzione dello schermo di un iPhone, che può richiedere un esborso di almeno 150 euro, in base al modello di telefono in proprio possesso.

Per ridurre i costi di questo tipo di interventi, sono disponibili dei pacchetti assicurativi opzionali che coprono i danni accidentali. Un esempio su tutti è AppleCare+, il servizio assicurativo di Apple, che riduce in modo significativo i costi d’intervento per danni accidentali (te ne ho parlato nella mia guida su come estendere la garanzia Apple).

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Nel caso in cui, invece, si dovessero avere problemi al display per dei difetti di fabbrica, come sfarfallii, bande scure o pixel mancanti, l’intervento di sostituzione potrebbe essere coperto da garanzia, a patto che non siano passati i 24 mesi di garanzia legale dalla data in cui è stato comprato il telefono (puoi verificare la data d’acquisto tramite scontrino o fattura di vendita).

Quello che ti consiglio di fare, a prescindere dal tuo caso, è consultare il contratto di garanzia che trovi nei foglietti inclusi nella confezione o nelle sezioni dedicate sui siti Web ufficiali dei produttori.
Per esempio, puoi consultare il contratto di garanzia nelle apposite aree dei siti Web di Apple, Huawei oppure Samsung.

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Se non hai a portata di mano la fattura o lo scontrino, puoi controllare lo stato della garanzia tramite il codice IMEI o il numero seriale dello smartphone sul sito Web del produttore.
Ad esempio, puoi accedere alla sezione Assistenza di Apple oppure a quella di Huawei tramite i rispettivi siti ufficiali delle aziende in questione.

Sostituire il vetro tramite Centro Autorizzato

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Se hai deciso di affidarti a un Centro assistenza autorizzato, puoi cercare quello più vicino al luogo in cui ti trovi tramite l’elenco aggiornato che trovi sul sito Web del produttore.

Per gli iPhone, basta recarsi nei numerosi Apple Store presenti in Italia, i cui indirizzi sono pubblicati nella sezione dedicata del sito Web di Apple.
In caso contrario, è possibile rivolgersi al supporto tecnico via telefono o chat, che aiuta a risolvere i problemi dell’utente a distanza.
Se vuoi sapere come contattare Apple, ti consiglio di leggere la mia guida dedicata a quest’argomento.

Per i cellulari Android, bisogna raggiungere la sezione dedicata sul sito Internet del produttore.
Ad esempio, per i prodotti Samsung si può accedere alla sezione Assistenza oppure contattare il supporto tramite i riferimenti presenti a questo link; per Huawei, invece, c’è una mappa interattiva che indica i centri autorizzati che possono riparare il dispositivo oppure si può contattare l’azienda tramite l’apposita sezione del suo sito Web ufficiale.

Sostituzione “fai da te” del vetro

Nel caso in cui l’intervento non sia coperto da garanzia legale, la sostituzione di un componente può essere onerosa.
A tal proposito, si può pensare di intervenire personalmente,  procurandosi l’attrezzatura e i componenti necessari alla riparazione:
per maggiori info al riguardo, continua a leggere.

Reperire l’attrezzatura e i componenti necessari

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Per sostituire il display di uno smartphone, il mio consiglio è quello di rivolgersi agli esperti di iFixit, sito Web affidabile che raccoglie guide e consigli sulle riparazioni personali dei dispositivi elettronici. Infatti, su questo portale Web è possibile trovare numerosi tutorial corredati da immagini o video che guidano l’utente passo passo all’intervento di riparazione che intende eseguire.

Nel caso di sostituzione dello schermo, ti serve la marca e il modello dello smartphone per cercare la guida più adatta a te. Per fare ciò, raggiungi la sezione Telefoni di iFixit e seleziona il nome del produttore e il modello del cellulare da te in possesso.
Se non dovessi trovare la guida giusta o dovessi avere qualche dubbio, ti consiglio di consultare il Forum per metterti in contatto con esperti che ti aiuteranno a trovare una soluzione al problema.

Se, invece, hai trovato il tutorial per la sostituzione del display, nella sezione Tools (o Strumenti) puoi trovare gli attrezzi indispensabili per eseguire l’intervento oggetto di questa mia guida.
Ti verranno consigliati i singoli strumenti, come cacciaviti o plettri, o il kit iOpener che comprendere il necessario per ogni intervento di riparazione.

Nella sezione Parts (o Parti), trovi il componente da sostituire, acquistabile direttamente sul sito Internet di iFixit.
In caso, puoi affidarti ad altri siti di e-commerce per cercare l’occorrente necessario per riparare lo smartphone, come ad esempio Amazon.

Ad esempio, per sostituire il display di un iPhone X, poi consultare la guida a questo link, dove ti verranno consigliati gli strumenti da utilizzare e le parti di ricambio interessate da acquistare. Nel caso in cui volessi aggiustare lo schermo, in quanto sono presenti dei graffi o delle micro fratture, ti sconsiglio di utilizzare le paste riparatrici, in quanto queste spesso possono causare la rimozione del trattamento oleofobico.

Se ci sono soltanto dei graffi, la riparazione dello schermo potrebbe non essere conveniente a livello economico.
Se questi non sono rilevanti, ti consiglio di applicare delle pellicole protettive salvaschermo per evitare che si creino nuovi graffi.
In questo caso, ti consiglio di consultare questo link di Amazon per cercare il prodotto che fa più al caso tuo.

Se ci sono invece delle micro fratture che non impediscono il corretto funzionamento dello smartphone, puoi seguire i consigli che ti ho indicato precedentemente per la riparazione del display oppure applicare delle pellicole in vetro temperato che possono prevenire ulteriori danni nei pressi della micro frattura durante il normale utilizzo del dispositivo.
Puoi trovare questo genere di prodotti su Amazon, consultando questo link.

Preparare il dispositivo e il piano di lavoro

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Adesso che ti sei procurato gli strumenti necessari e le parti di ricambio, possiamo addentrarci nel vivo di questa guida:
la sostituzione del display dello smartphone.

Prima di iniziare, assicurati di aver spento il cellulare tenendo premuto il tasto di spegnimento e facendo tap sulla voce Spegni.
Se non dovessi avere la possibilità di interagire sul display, puoi provare a rimuovere la batteria oppure, se non removibile, di aspettare che si scarichi.

A questo punto, rimuovi la scheda SIM e l’eventuale microSD dagli appositi alloggiamenti.
Provvedi anche a rimuovere la pellicola o la cover protettiva, se sono presenti, per non creare intralcio nel tuo lavoro.

Fatto ciò, prepara l’area sulla quale dovrai eseguire la sostituzione dello schermo:
questa deve essere piana, pulita e, soprattutto, ben illuminata.
Usa anche un tappetino protettivo o un panno morbido per evitare che la caduta accidentale dei componenti dello smartphone possa creare maggiori danni.

Come sostituire il vetro del cellulare

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Per sostituire il vetro del cellulare, ti consiglio di seguire le guide che trovi sul sito Web di iFixit.
Se ti fosse sfuggito questo mio consiglio, ti invito a leggere questo capitolo precedente per trovare la guida giusta per il tuo dispositivo.

Segui scrupolosamente i passaggi che ti vengono indicati, guardando con attenzione le immagini o i video allegati.
Se dovessi avere qualche dubbio, ti consiglio di utilizzare il Forum di iFixit, per richiedere assistenza.
In caso, poi accostare anche dei video di altri utenti su YouTube, per essere sicuro dei procedimenti da seguire.

A tal proposito, ti consiglio di raggiungere il sito Web di YouTube e di cercare, nell’apposita barra del motore di ricerca, i termini sostituzione display [modello cellulare].
Se non dovessi trovare ciò che cerchi, digita i termini [modello cellulare] display replacement oppure [modello cellulare] display disassembly, per consultare i video in lingua inglese.

Se, nonostante quanto indicato nelle righe precedenti, non dovessi sentirti sicuro di ciò che stai facendo, ti consiglio di affidarti a un Centro di assistenza autorizzato, di cui ti ho parlato in un precedente paragrafo.

Se hai eseguito alla lettera le procedure che ti sono state indicate, ricomponi lo smartphone, inserisce la scheda SIM e accende il dispositivo per verificare che funzioni in modo corretto.

come bloccare siti hard sul cellulare

come bloccare siti hard sul cellulare

Tuo figlio cresce a vista d’occhio e, senza che tu potessi rendertene conto, è arrivato a quell’età in cui ritieni lecito fargli dono del suo primo smartphone.
Presa l’importante decisione e scelto il modello, però, ti sei chiesto se in qualche modo fosse possibile limitare la navigazione in Internet, soprattutto per quanto riguarda la visualizzazione di contenuti per soli adulti attraverso il browser.

In tal caso, ho un’ottima notizia per te:
questa operazione non è soltanto fattibile, ma anche relativamente semplice da applicare! Tutto ciò di cui hai bisogno per portare a termine il compito che ti sei prefisso è qualche minuto del tuo tempo e di un po’ di pazienza, oltre che delle giuste app o delle funzioni apposite già integrate nel telefono di cui disponi.
E, se proprio non sai da dove iniziare, sono ancor più felice di dirti che ti trovi nel posto giusto al momento giusto:
di seguito, infatti, ti spiegherò per filo e per segno come bloccare siti hard sul cellulare, così da inibirne la visualizzazione e tenere tuo figlio al sicuro, per quanto possibile, da contenuti a lui non adatti.

Di seguito ti spiegherò tutte le procedure necessarie per effettuare questa operazione da Android, da iOS (dunque con un iPhone) e anche attraverso il router, così da bloccare la navigazione su siti per adulti anche da qualsiasi altro dispositivo sia connesso alla rete Wi-Fi di casa.
Come dici?
Adesso non vedi l’ora di iniziare?
Allora bando alle ciance e passiamo subito all’azione:
mettiti bello comodo, prenditi un po’ di tempo per te e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sul tema.
Sono sicuro che, al termine di questa lettura, sarai ben capace di applicare le restrizioni sul nuovo telefono di tuo figlio, senza la necessità di rivolgerti a un tecnico o a un esperto del settore.
A questo punto, non mi resta altro da fare che augurarti buona lettura e buon lavoro!

Indice

  • Bloccare i siti hard sul cellulare Android
  • Bloccare i siti hard su iPhone
  • Bloccare i siti hard tramite il router

Bloccare i siti hard sul cellulare Android

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La prima categoria di cellulari su cui voglio focalizzare l’attenzione è quella dei terminali Android:
se hai scelto uno smartphone di questo tipo, infatti, hai diverse opzioni per portare a termine il compito che ti sei prefisso.

In particolare, mi sento di consigliarti l’app Norton Family Parental Control, prodotta e distribuita da Symantec:
essa, mirata proprio al controllo genitori, permette di inibire la visualizzazione di determinati siti Web, selezionandoli da alcune categorie predefinite e/o specificandoli manualmente.

Questa restrizione, però.
può essere imposta al solo browser Google Chrome per Android o al browser Norton, integrato nell’app:
di conseguenza, prima ancora di andare avanti, ti consiglio di disinstallare gli eventuali altri browser già presenti sul dispositivo, oppure di bloccarne l’apertura con una password, così come ti ho spiegato nel mio approfondimento specifico sul tema.

Al fine di utilizzare Norton Family Parental Control, inoltre, è necessaria l’iscrizione al servizio Norton Family, che permette di gestire nei dettagli l’intero parco di restrizioni definite all’interno dell’app.
Al primo utilizzo del servizio, è possibile usufruire di 30 giorni di account Premium, attivando dunque alcune funzionalità aggiuntive:
al termine del periodo promozionale, queste ultime saranno disattivate, a meno che non si scelga di rinnovare l’abbonamento (a un prezzo di partenza di 59.99 euro/anno). La protezione della navigazione e il blocco dei siti Internet, tuttavia, sono previsti anche dalla modalità “gratuita” del servizio:
di conseguenza, sarà possibile continuare ad usufruire di tale funzioanlitàuà anche alla scadenza del periodo promozionale gratuito.

Ora che disponi di tutte le informazioni preventive su questa app, è arrivato il momento di metterti all’opera:
per prima cosa, avvia il Play Store (l’icona a forma di triangolo colorato, collocata all’interno del drawer del cellulare), scarica l’app Norton Family Parental Control e installala come di consueto, dopodiché avviala selezionandola dalla medesima area.
Se stai leggendo questa guida dal cellulare su cui intendi agire, puoi accedere velocemente alla sezione dedicata del Play Store collegandoti a questo link.

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Una volta aperta l’app, sfiora i pulsanti Accetto, Ignora (collocato in alto, a destra), Inizia e infine Accedi, dopodiché procedi alla creazione iniziale di un account pigiando sulla sezione Crea Account proposta subito dopo.
A questo punto, compila il modulo mostrato nella schermata successiva digitando, ove necessario, un indirizzo email valido e una password, e inserendo la nazione di provenienza.
Una volta specificate le informazioni richieste, pigia sul pulsante Crea account, avendo cura di conservare le credenziali appena inserite:
esse sono fondamentali per definire le restrizioni da imporre al cellulare e per disinstallare l’app, qualora tu ne avessi bisogno.

A questo punto, procedi con la creazione di un profilo “bambino” sfiorando i pulsanti Figlio, OK Aggiungi bambino…, dopodiché riempi il modulo proposto con le informazioni necessarie (nomesessoanno di nascita del bimbo) e fai tap sui pulsanti Continua Salva.
Infine, per rendere effettive le modifiche, pigia sull’icona relativa al profilo appena creato e sfiora il pulsante Fine:
la configurazione è completata!

Affinché l’app possa effettuare tutti i controlli necessari, nonché inibire la navigazione sui siti per adulti, devi accordarle i permessi di amministrazione del dispositivo:
fai quindi tap sulla voce Apri impostazione annessa alla dicitura Accesso, sposta su ON la levetta accanto all’opzione Norton Family, pigia sul pulsante OK, poi sul pulsante Indietro di Android e ripeti l’operazione anche per la sezione Accessibilità.
Se intendi concedere all’app il permesso di leggere i messaggi e di capire quando lo schermo viene bloccato, sfiora infine i pulsanti Attiva Consenti.

Una volta finalizzata la configurazione dell’app sul cellulare su cui imporre le restrizioni, devi accedere all’account Norton Family creato in precedenza e definire nel dettaglio i termini delle limitazioni:
per farlo, collegati alla pagina Web di Norton Family, seleziona la voce Accedi posta in alto a destra e digita negli appositi spazi le credenziali (email e password) scelte in fase di registrazione.

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A questo punto, pigia sull’icona [Nome profilo] collocata alla schermata che va ad aprirsi, recati nella sezione Regole domestiche di [Nome profilo] e sposta su OFF tutte le levette, eccetto quelle in corrispondenza della voce Norton Family e del riquadro Supervisione Web, che invece devono essere invece attive.

Completata l’operazione, seleziona la voce Impostazioni regole domestiche residente nel riquadro poc’anzi menzionato, apponi il segno di spunta accnato alla voce Alto:
blocca il sito Web 
e pigia sulla categoria relativa ai contenuti per adulti per bloccare tutti i siti noti di questo tipo.
Se lo desideri, puoi bloccare altre categorie o, se necessario, digitare manualmente le pagine Internet da bloccare nel riquadro Siti Web Ristretti, premendo poi su Aggiungi per confermare le modifiche.

A questo punto, per rendere effettive le modifiche e inviarle al cellulare da controllare, non devi far altro che cliccare sul pulsante Salva collocato a fondo pagina:
dopo qualche secondo, Google Chrome e il browser di Norton inibiranno l’accesso ai siti hard e a tutte le altre categorie da te scelte.

Come dici?
Ritieni che Norton Family Parental Control non sia adatto alle tue necessità, e vorresti qualcosa più semplice da gestire ma al contempo ancor più efficace?
Allora puoi rivolgerti a Qustodio:
si tratta di un’app per il parental control estremamente ben fatta, la quale permette di personalizzare l’esperienza d’uso del cellulare su cui è configurata in tutti i suoi dettagli.
Sebbene alcune sue funzionalità siano gratuite, però, il blocco dei siti Internet richiede l’adesione al piano Premium del servizio, con prezzi che partono da 42.95 euro/anno.

Infine, se il telefono Android che intendi controllare è stato già sottoposto alla procedura di root, puoi bloccare i siti hard utilizzando l’app gratuita Hosts Editor:
essa, intervenendo sul file hosts del sistema operativo (quello che permette ad Android di “interpretare” gli indirizzi dei siti Web), permette di bloccare l’accesso alle pagine Internet sgradite nel giro di un paio di tap.
Per ulteriori approfondimenti in merito, ti invito a consultare la mia guida dettagliata su come bloccare un sito su Android.

Bloccare i siti hard su iPhone

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Se hai scelto di bloccare i siti Web per adulti su un cellulare di casa Apple, cioè un iPhone, allora ho ottime notizie per te:
non soltanto non hai bisogno di app aggiuntive per raggiungere lo scopo, poiché la funzionalità necessaria è già integrata in iOS, ma il blocco è applicabile davvero in pochissimi tap.

Come?
Semplicissimo:
accedi alle Impostazioni di iOS, pigiando sull’icona dell’ingranaggio che si trova in home screen, vai su Tempo di utilizzo, poi su Utilizza codice “Tempo di utilizzo” e imposta un PIN per proteggere le restrizioni di iOS.
Dopodiché vai su Contenuti e privacy, digita il PIN che hai impostato poc’anzi, sposta su ON la levetta relativa all’opzione Contenuti e privacy e vai in Restrizioni dei contenuti > Contenuti Web.

A questo punto, seleziona l’opzione Limita i siti Web per adulti; se vuoi, usa i campi Consenti sempreNon consentire mai per aggiungere gli indirizzi di alcuni siti da consentire nonostante il blocco o bloccare sempre e il gioco è fatto.
Safari bloccherà automaticamente l’accesso ai siti per adulti e ai siti inseriti nella lista “Non consentire mai”.

Se utilizzi una versione di iOS precedente alla 12, devi seguire una procedura leggermente diversa:
sfiora l’icona Impostazioni residente nella schermata Home del tuo dispositivo, successivamente fai tap sulla voce Generali, poi sulla voce Restrizioni, pigia sull’opzione Abilita restrizioni e, seguendo le istruzioni mostrate a schermo, inserisci un codice personale che possa proteggere il telefono dalla modifica delle impostazioni o dall’eliminazione delle restrizioni.
Non dimenticare questo codice, poiché è fondamentale per disattivare il blocco in futuro.

Giunto alla schermata successiva, scorri verso il basso fino a localizzare la voce Siti Web, fai tap su di essa, dopodiché apponi il segno di spunta sulla voce Limita i contenuti per adulti:
in questo modo, non sarà più possibile visitare la maggior parte dei siti hard dal terminale in questione.

Se desideri imporre delle restrizioni manuali, inserendo altri siti Web a cui inibire l’accesso, sfiora la voce Aggiungi un sito web… collocata nel riquadro Non consentire mai, digita l’indirizzo del sito nella casella annessa alla schermata successiva, e pigia sul pulsante Fine, per poi ripetere l’operazione per tutte le altre pagine che intendi bloccare.

Bloccare i siti hard tramite il router

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Le procedure che ti ho suggerito fino ad ora ti hanno soddisfatto, ma vorresti qualcosa che possa inibire la visualizzazione dei siti Internet a luci rosse a chiunque si colleghi al Wi-Fi o alla rete cablata di casa?
Allora la soluzione è quella di imporre delle restrizioni agendo direttamente sul router, così da evitare che la summenzionata categoria di siti possa essere visualizzata dagli internauti che si avvalgono della rete locale.

Tutto ciò che devi fare, per portare a termine questo compito, è identificare la funzionalità di Controllo Parentale presente sul router per poi definire al suo interno gli indirizzi (o le categorie) di pagine Web da bloccare.

Per compiere quest’operazione, entra innanzitutto nel router accedendo al suo pannello di gestione:
digita, quindi, nella barra del browser l’indirizzo 192.168.1.1192.168.0.1, pigia il tasto Invio della tastiera e, quando necessario, immetti il nome utente e la password per effettuare l’accesso (dovrebbero essere admin/adminadmin/password), cliccando infine sul pulsante EntraAccediLogin.
Se riscontri problemi con questi passaggi, o se non hai la più pallida idea di quale possa essere l’indirizzo del tuo router, ti invito a seguire attentamente i passaggi spiegati nella mia guida su come accedere al router.

Una volta entrato nel pannello di gestione, localizza l’impostazione relativa al Controllo genitori o al Parental Control, di norma presente nel riquadro Sicurezza, dopodiché attivala, se necessario, intervenendo sulla levetta o sulla casella di spunta dedicata.
Infine, per specificare le pagine Internet per cui impedire l’accesso, pigia sul pulsante Aggiungi URL/Aggiungi Indirizzo, digita l’indirizzo del sito da bloccare e pigia il pulsante OK o il tasto Invio della tastiera.
Ripeti l’operazione per tutti i siti su cui intendi imporre la restrizione e, poi, pigia sul pulsante Salva/Conferma per rendere effettive le modifiche.

In linea di massima, le istruzioni che ti ho appena fornito sono valide per una gran quantità di router disponibili in circolazione; se, tuttavia, necessiti di istruzioni più specifiche relative al modello in tuo possesso, ti esorto a leggere con attenzione i miei tutorial su  come configurare router D-Link, come configurare router Netgear, come configurare router TP-Link, come configurare router TIM, come configurare router Fastweb e come configurare router Infostrada.

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Ritieni poco efficace il blocco dei singoli siti Web attraverso il router, poiché non sei a conoscenza di tutti i portali dedicati ai contenuti hard in circolazione?
Allora una buona soluzione è affidarti al servizio DNS FamilyShield offerto da OpenDNS:
in poche parole, sfruttando uno speciale server DNS (che si occupa di “tradurre” l’indirizzo letterale digitato nel browser nel suo corrispondente indirizzo numerico), è possibile “dirottare” i tentativi di accesso ai siti Web per adulti versi una pagina di blocco creata per lo scopo.

Con questo criterio, il FamilyShield esclude l’accesso a tantissimi siti potenzialmente nocivi sia per forma che per contenuto, in modo del tutto automatico:
tutto ciò che bisogna fare è impostare nel cellulare, oppure nel router, i server DNS 208.67.220.123 .208.67.222.123.
Non sai come fare?
Nessun problema:
ho a disposizione per te una guida specifica su come cambiare DNS, nella quale ti ho illustrato tutti i passaggi necessari per portare a termine questa operazione.

come cambiare lingua su facebook da cellulare

come cambiare lingua su facebook da cellulare

Ti stai esercitando nell’apprendimento di una nuova lingua straniera e, per rendere la cosa più divertente, vorresti modificare l’idioma dell’app di Facebook sul tuo cellulare (o tablet), in modo tale da poterti esercitare in maniera, per così dire, social?
Mi sembra una buona idea! Fallo subito.
Che aspetti?
Come dici?
Non sai come riuscirci ed è per questo che sei qui?
Immaginavo.
Allora facciamo così:
ritagliati qualche minuto di tempo libero tutto per te, prendi il tuo smartphone e leggi con la massima attenzione questo mio tutorial dedicato in maniera specifica proprio a come cambiare la lingua su Facebook da cellulare.

Nelle righe successive, andrò a spiegarti, in maniera semplice ma al tempo stesso dettagliata, come compiere l’operazione in oggetto, sia per quel che concerne l’interfaccia dell’app del famoso social network che per quanto riguarda la lingua impiegata per i post pubblicati da amici, pagine e gruppi.
In entrambi i casi, non hai assolutamente nulla di cui preoccuparti:
è tutto molto semplice, ben più di quel che tu possa immaginare.
La stessa cosa, te lo anticipo subito, può essere fatta per l’app Messenger.

Che ne diresti, dunque, di mettere le chiacchiere da parte e di passare immediatamente all’azione?
Si?
Grandioso! Non perdiamo altro tempo e procediamo.
Ah, quasi me ne dimenticavo:
per completezza d’informazione, a fine articolo ho provveduto a inserire un passo su come fare per contattare l’assistenza di Facebook, nel caso in cui dovessi andare incontro a qualche problema o avessi ulteriori dubbi.

Indice

  • Cambiare lingua su Facebook da Android
    • App
    • Sezione Notizie
  • Cambiare lingua su Facebook da iPhone
    • App
    • Sezione Notizie
  • Cambiare lingua su Facebook Messenger
  • In caso di dubbi o problemi

Cambiare lingua su Facebook da Android

Possiedi uno smartphone Android e ti interessa capire come modificare la lingua usata per l’app Facebook e per la sezione Notizie della stessa?
Allora segui le istruzioni apposite che trovi riportate qui sotto.
Ci vorranno solo pochi istanti.

App

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Per modificare la lingua usata per l’app Facebook sul tuo cellulare, il primo passo che devi compiere è quello di prendere il dispositivo, sbloccarlo, accedere alla schermata in cui ci sono le icone di tutte le applicazioni e pigiare su quella di Facebook (quella con lo sfondo blu e la “f” bianca su impressa).

Adesso, devi scollegarti dal tuo account.
Per riuscirci, pigia sul pulsante con le tre linee in orizzontale collocato in alto a sinistra e fa tap sulla voce Esci nella schermata successiva.
Se a logout effettuato continui a visualizzare la tua foto profilo nella schermata d’accesso all’app, pigia sul pulsante […] posto in sua corrispondenza e seleziona l’opzione per dimenticare l’account dal menu che si apre.

A questo punto, sempre agendo dalla schermata per effettuare il login a Facebook, fai tap sulla voce Altro collocata sotto il logo del social network, seleziona la lingua che desideri impiegare dall’elenco che compare e effettua nuovamente l’accesso al tuo profilo compilando, con indirizzo e-mail e password, i campi appositi visualizzati sul display e pigiando poi sul pulsante blu posto in basso.

Qualora dovessi avere dei ripensamenti, potrai ripristinare l’uso della lingua italiana per l’app Facebook effettuando nuovamente i passaggi di cui sopra, in modo tale da portarti nella schermata per effettuare il login a Facebook, ma, questa volta, avendo cura di selezionare Italiano dall’elenco perla scelta dell’idioma che ti viene mostrato.

Sezione Notizie

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Se invece vuoi modificare la lingua della sezione Notizie, prendi il tuo smartphone Android, sbloccalo, accedi alla schermata in cui ci sono tutte le app e pigia sull’icona di Facebook (quella con lo sfondo blu e la “f” bianca stampata sopra).

Una volta visualizzata la schermata principale dell’app, pigia sul pulsante con le tre linee in orizzontale posto in alto a sinistra, fai tap sulla voce Impostazioni e privacy e successivamente su quella Impostazioni.

Nella schermata successiva, seleziona l’opzione Lingua e regola il funzionamento dell’applicazione in base a quelle che sono le tue necessità:
selezionando In quale lingua desideri che vengano tradotte le notizie? puoi modificare la lingua in cui vengono tradotti i commenti e i post scritti in una lingua diversa; scegliendo l’opzione Quali lingue conosci? puoi indicare le lingue per cui non intendi visualizzare le opzioni relative alla traduzione, mentre facendo tap su Per quali lingue non desideri la traduzione automatica? puoi definire le lingue per le quali non hai intenzione di abilitare la traduzione automatica.
Successivamente, provvedi a pigiare sul bottone Salva per applicare le modifiche.

Ti faccio poi notare che, selezionando l’opzione Post in più lingue e portando su ON o su OFF il relativo interruttore puoi, rispettivamente, scegliere di pubblicare i tuoi post in più di una lingua alla volta senza attivare la traduzione automatica (portando su ON oppure su OFF il relativo interruttore).

Cambiare lingua su Facebook da iPhone

Possiedi un iPhone e ti piacerebbe capire come fare per cambiare lingua su Facebook da cellulare in tal caso?
Allora segui le istruzioni sul da farsi che trovi nelle righe successive per quel che concerne l’app Facebook in generale e la sezione Notizie.
Vedrai che nel giro di pochi istanti riuscirai a portare a termine tutta la procedura e potrai dirti ben contento e soddisfatto del risultato ottenuto.

App

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Per riuscire a modificare la lingua dell’app di Facebook sul tuo iPhone, devi andare a intervenire sulla lingua usata da iOS.
Così facendo, anche la lingua impiegata per l’applicazione verrà modificata in maniera automatica.
Capisco perfettamente che la cosa possa risultare un tantino poco pratica ma purtroppo per quel che concerne i dispositivi a marchio Apple questa è l’unica via percorribile.

Per procedere con il cambio di lingua di iOS (e, dunque, anche di Facebook), il primo passo che devi compiere è quello di prendere il tuo dispositivo, sbloccarlo, accedere alla home screen e fare tap sull’icona Impostazioni (quella con l’ingranaggio).

Nella nuova schermata che a questo punto ti verrà mostrata, seleziona la voce Generali, fai tap sulla dicitura Lingua e zona, pigia su Lingua iPhone e scegli la lingua in cui vuoi tradurre iOS e l’app Facebook dall’elenco che ti viene mostrato.

Per concludere, fai tap sul pulsante Fine collocato in alto a destra, conferma quelle che sono le tue intenzioni pigiando sul bottone Modifica in [lingua che hai scelto] (al posto di [lingua che hai scelto] troverai indicata la lingua che hai selezionato) e attendi qualche secondo affinché le modifiche vengano effettivamente applicate al sistema.

Successivamente, non dovrai far altro che recarti nuovamente nella home screen, pigiare sull’icona dell’applicazione Facebook (quella con lo sfondo blu e la “f” bianca) e… usare il social network tradotto nella lingua selezionata in precedenza! Ecco fatto!

Quando lo vorrai, potrai ripristinare l’uso della lingua italiana recandoti nuovamente nella sezione Impostazioni > Generali > Lingua e zona > Lingua iPhone di iOS, selezionando, Italiano (Italia) dall’elenco delle lingue e pigiando poi sulla voce Fine in alto a destra.

Sezione Notizie

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Vuoi modificare la lingua della sezione Notizie di Facebook, in modo tale da tradurre i post degli amici, delle pagine e dei gruppi?
Nessun problema, è facilissimo, I passaggi da compiere sono molto simili a quelli visti insieme qualche riga più su per il versante Android.

In primo luogo, provvedi a prendere il tuo iPhone, a sbloccarlo, ad accedere alla home screen e a pigiare sull’icona dell’applicazione di Facebook (quella con lo sfondo blu e la “f” bianca).

Ora che visualizzi la schermata principale dell’app del social network, pigia sul pulsante con le tre linee in orizzontale collocato in basso a destra e, dal menu che ti viene mostrato, seleziona prima la voce Impostazioni e privacy e in seguito quella Impostazioni.

Nella schermata successiva, scegli la voce Lingua e imposta il funzionamento di Facebook a seconda di quelle che sono le tue esigenze e preferenze:
selezionando la dicitura In quale lingua desideri che vengano tradotte le notizie? puoi cambiare la lingua in cui vengono tradotti i commenti e i post scritti in una lingua diversa; selezionando l’opzione Quali lingue conosci? puoi invece indicare le lingue per cui non desideri vedere le opzioni di traduzione, mentre pigiando su Per quali lingue non desideri la traduzione automatica? puoi impostare le lingue per cui non desideri la traduzione automatica.
In tutti i casi, ricordati poi di fare tap sul pulsante Salva per fare in modo che i cambiamenti apportati vengano effettivamente applicati.

Ti segnalo altresì che, pigiando sulla dicitura Post in più lingue, puoi scegliere di pubblicare i tuoi post in più di una lingua alla volta senza andare ad abilitare la traduzione automatica (portando, rispettivamente, su ON oppure su OFF il relativo interruttore).

Cambiare lingua su Facebook Messenger

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Ti interessa capire come fare per modificare la lingua usata per l’app Messenger di Facebook ma non sai in che modo riuscirci?
Vediamo subito come procedere sia su Android che su iOS.
Trovi spiegato tutto qui sotto.

  • Android – per tradurre l’app Messenger di Facebook su Android va modificata la lingua usata dal sistema.
    Per cui, prendi il tuo cellulare, sbloccalo, recati nella schermata in cui ci sono tutte le applicazioni e accedi alla sezione Impostazioni > Generale > Lingua e inserimento.
    Dopodiché pigia sulla voce Lingua e poi sulla dicitura Aggiungi Lingua.
    Individua la lingua che desideri usare nell’elenco che si apre, pigia sul bottone Modifica e portala in cima alla lista per usarla come predefinita e quindi per tradurre Messenger.
  • iOS – anche in tal caso, per tradurre Messenger devi modificare la lingua impiegata per iOS, come visto insieme nel passo dedicato alla traduzione dell’app Facebook “principale”.
    Per cui, sblocca il “melafonino”, accedi alla home screen e recati nella sezione Impostazioni > Generali > Lingua e zona > Lingua iPhone di iOS.
    Seleziona la lingua in cui vuoi tradurre iOS e l’app Messenger e premi sulla dicitura Fine in alto a destra.
    Conferma, dunque, la scelta fatta pigiando sul pulsante apposito annesso al menu che compare su schermo.

Nota: per quel che concerne Android, tieni presente che le indicazioni per modificare la lingua del sistema che ti ho appena fornito potrebbero risultare leggermente differenti rispetto a quanto da te visualizzato su schermo, a seconda della versione del sistema operativo usata oltre che in base alla marca e al modello dello smartphone.

In caso di dubbi o problemi

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Pur avendo seguito per filo e per segno le mie istruzioni su come cambiare lingua su Facebook al cellulare c’è qualcosa che non ti è ancora molto chiaro?
È sorto qualche intoppo a cui non riesci a far fronte e vorresti ricevere ulteriore aiuto?
Date le circostanze, il miglior suggerimento che posso darti è senz’altro quello di dare un’occhiata alla pagina dedicata al Centro assistenza di Facebook.

Per trovare risposta ai tuoi quesiti, collegati a quest’ultimo e digita la parola chiave relativa al tuo problema o al tuo dubbio nella barra di ricerca che si trova in alto.
Puoi anche vedere se tra gli articoli nella sezione Argomenti popolari, che si trova più in basso, c’è qualcosa di pertinente alle tue necessità.

Ti faccio notare che il Centro assistenza di Facebook è accessibile anche mediante l’app del social network per Android e iOS.
Per accedervi, non devi far altro che pigiare sul pulsante con tre linee in orizzontale nella schermata principale di Facebook e recarti poi alla sezione Assistenza e supporto > Centro assistenza.
Il funzionamento è identico alla variante Web di cui ti ho appena parlato.

Se ritieni di aver bisogno di maggiori dettagli al riguardo, ti suggerisco di leggere il mio tutorial dedicato in maniera specifica a come contattare Facebook.
Al suo interno ci trovi segnalati anche ulteriori sistemi per ottenere supporto e per contattare il team di Facebook.

come cambiare lo sfondo sul cellulare

come cambiare lo sfondo sul cellulare

Hai da poco acquistato un nuovo smartphone e, dopo aver preso confidenza con le sue molteplici funzionalità, non vedi l’ora di personalizzarlo.
La prima cosa che vuoi fare è modificare lo sfondo di quest’ultimo, così da impostarne uno che dia un tocco di originalità alla schermate Home e alla schermata di blocco, però non sai bene come agire e dove trovare dei wallpaper degni di nota.

Se le cose stanno così, lascia che ti dia una mano a capire come cambiare lo sfondo sul cellulare.
Anche se si tratta di un’operazione semplicissima da portare a termine, se non hai molta dimestichezza con la tecnologia, potresti avere qualche difficoltà nel procedere.
Non hai motivo di vergognartene:
nessuno nasce con tutte le conoscenze già in tasca.

Detto questo, mettiamo da parte le chiacchiere e passiamo all’azione:
mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per concentrarti sulla lettura di questa guida e, soprattutto, cerca di mettere in pratica le indicazioni che ti darò.
A me non resta altro da fare, se non augurarti buona e, soprattutto, un buon divertimento!

Indice

  • Come cambiare lo sfondo sul cellulare Android
  • Come cambiare lo sfondo sull’iPhone
  • Come scaricare sfondi sul cellulare

Come cambiare lo sfondo sul cellulare Android

Vorresti sapere come cambiare lo sfondo sul cellulare Android, così da dare un tocco personale alla schermata Home e/o alla lock screen del tuo dispositivo?
Nessun problema:
puoi procedere direttamente dalla home screen del tuo device, recandoti nelle impostazioni di sistema o, ancora, dalla Galleria.

Prima di illustrarti nel dettaglio i passaggi da compiere, però, ci tengo a dirti che le voci di menu e le azioni citate di seguito potrebbero variare leggermente sul tuo device, in base al dispositivo in tuo possesso, alla versione di Android installata su di esso e al launcher in uso.
Tutto chiaro?
Bene, allora direi che possiamo iniziare!

Dalla schermata Home

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Se preferisci agire direttamente dalla schermata Home del tuo cellulare Android, sappi che puoi riuscire a cambiare lo sfondo in maniera estremamente facile e veloce, richiamando l’apposita scorciatoia che dà accesso alle impostazioni relative alla personalizzazione del dispositivo.

Per procedere, effettua un tap prolungato in un punto “vuoto” della home screen, fai tap sul pulsante Sfondo (o Modifica sfondo, Cambia wallpaperChange background, etc., dipende dal launcher in uso), che dovrebbe trovarsi nell’angolo in basso a destra o sinistra dello schermo (oppure al centro).
Adesso, indica la modalità di selezione degli sfondi (es. Sfondi/Galleria sfondi, Sfondi animati, etc.) e seleziona l’immagine che più preferisci.

Per concludere, seleziona la voce Imposta sfondo (o una dicitura simile) e scegli se impostare l’immagine come wallpaper per la schermata Home, per la schermata di blocco o per entrambe.
Semplice, vero?

Dalle impostazioni

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Se preferisci agire dalle impostazioni di Android, devi avviare l’app Impostazioni facendo tap sull’icona raffigurante gli ingranaggi che si trova nella schermata Home o nel drawer del dispositivo (il drawer è la schermata con la lista di tutte le app installate).
Dopodiché fai tap sulla voce Sfondo e seleziona la “sorgente” dalla quale prelevare lo sfondo (es.
Galleria sfondi, Galleria, Sfondi animati, etc.).

A questo punto, premi sull’anteprima dell’immagine che intendi utilizzare come wallpaper, seleziona la voce Imposta sfondo (o una dicitura simile) e decidi se impostare l’immagine come sfondo per la schermata Home, per la schermata di blocco o per entrambe.

Dalla Galleria

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Come ti anticipavo qualche riga più su, è possibile cambiare lo sfondo del proprio cellulare agendo anche dalla Galleria.
Per riuscirci, avvia l’app GalleriaGoogle Foto, fai tap sull’anteprima della foto di tuo interesse, premi sul simbolo dei tre puntini posto in alto a destra (se non lo vedi, fai tap sulla foto per far comparire  il menu in cui si trova quest’ultimo) e seleziona la voce Usa immagine come dal menu che si apre.

Dopodiché scegli come utilizzare l’immagine in questione, selezionando una delle opzioni disponibili nel menu che compare a schermo (es.
Sfondo blocco schermo, Sfondo schermata Home, etc.).
Se necessario, poi, effettua il ritaglio dell’immagine, pigia sul pulsante OK e poi sulla voce Imposta per portare a termine l’operazione.

Come cambiare lo sfondo sull’iPhone

Possiedi un iPhone e vorresti personalizzare lo sfondo del tuo “melafonino” utilizzando uno di quelli presente “di serie” su iOS oppure adattando una tua foto come wallpaper?
Ti anticipo già che puoi riuscirci senza problema agendo dalle impostazioni di sistema o dall’app Foto:
trovi spiegato tutto qui sotto.

Dalle impostazioni

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Se vuoi agire dalle impostazioni di iOS, per modificare lo sfondo dell’iPhone devi innanzitutto avviare l’app Impostazioni facendo tap sull’icona grigia raffigurante gli ingranaggi, che si trova in home screen.
Nella schermata che si apre, pigia sulla voce Sfondo, seleziona la voce Scegli un nuovo sfondo posta in alto e, se intendi provare uno degli sfondi predefiniti di iOS, pigia sulle voci Dinamico, Statico o Live, in base alla tipologia di wallpaper che intendi impostare, e poi fai tap sull’anteprima dello sfondo di tuo interesse.

Nel caso in cui volessi utilizzare come sfondo una foto o un’immagine salvata sul tuo iPhone, invece, seleziona la voce Tutte le foto situata in basso (oppure Preferiti, Selfie, Live Photo, Le mie panoramiche, etc., in base alla posizione in cui è salvata l’immagine che hai intenzione di usare come sfondo) e, anche in questo caso, fai tap sulla sua anteprima.

Una volta che avrai scelto l’immagine che desideri impostare come wallpaper, fai tap sulla scheda Statico o Prospettiva:
selezionando quest’ultima opzione, puoi applicare allo sfondo l’effetto parallasse, che permette di far “muovere” le icone in base all’inclinazione assunta dal dispositivo.

Per concludere, seleziona la voce Imposta situata nell’angolo in basso a destra dello schermo e scegli come utilizzare lo sfondo, facendo tap sulla voce Blocco schermo (se vuoi impostarlo solo nella schermata di blocco), sulla voce Schermata Home (se desideri impostarlo soltanto nella schermata Home) o sulla voce Entrambi (se intendi impostarlo su ambedue le schermate).
Più semplice di così?

Dall’app Foto

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Se vuoi impostare una foto che hai salvato nella Galleria del tuo iPhone, puoi anche evitare di recarti nelle impostazioni di iOS e agire direttamente dall’app Foto.
Per procedere, avvia quest’ultima sul tuo “melafonino”, facendo tap sull’icona del fiore colorato presente nella schermata Home e individua la foto di tuo interesse.

Dopodiché fai tap sull’anteprima dell’immagine di tuo interesse, così da visualizzarla per intero, pigia sul pulsante Condividi (l’icona della freccia all’interno del quadrato posta in basso a sinistra) e premi sul pulsante Usa come sfondo situato in basso (se non lo vedi, scorri l’elenco dei pulsanti disponibili).

Per concludere, scegli se usare lo sfondo in modalità Statico o Prospettiva selezionando una delle due schede situate in basso, fai tap sul pulsante Imposta collocato nell’angolo in basso a destra dello schermo e decidi come usare lo sfondo, selezionando una delle opzioni presenti nel menu che si apre (es.
Blocco schermo, Schermata Home o Entrambi).

Come scaricare sfondi sul cellulare

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Vorresti sapere come scaricare sfondi sul cellulare, perché vuoi provare nuovi wallpaper da usare sul tuo smartphone?
Allora dai un’occhiata alle applicazioni elencate di seguito, grazie alle quali potrai scaricare tanti nuovi sfondi in maniera gratuita.

  • Google Sfondi (Android) — si tratta di una delle migliori app per sfondi disponibili su Android, che è sviluppata direttamente da Google.
    Permette di scaricare centinaia di sfondi mozzafiato in maniera gratuita.
  • Wallz (Android/iOS) — quest’app offre catalogo di sfondi molto ampio, i quali sono organizzati in categorie ben precise, che permettono di reperire quelli più adatti ai propri gusti con maggiore facilità.
    Pur essendo gratuita, è possibile eliminare la pubblicità e accedere al catalogo con tutti gli sfondi acquistando la versione Pro dell’app, che costa 1,49 euro su Android e 2,29 euro su iOS.
  • Zedge (Android/iOS) — è un’altra app famosa per il suo vasto catalogo di sfondi di elevatissima qualità, che è possibile scaricare anche tramite il sito ufficiale dell’applicazione.
  • Vellium Wallpapers (iOS) — chi possiede un iPhone, non può non provare quest’app che offre tantissimi sfondi mozzafiato dedicati principalmente a natura, spazio e arte astratta.
    Pur essendo di base gratuita, è possibile rimuovere la pubblicità e accedere in anteprima ai nuovi sfondi che vengono man mano caricati acquistando la sua versione Premium, che costa 2,29 euro.

Per maggiori informazioni circa l’uso di queste e altre app per sfondi, dai pure un’occhiata alla guida che ti ho appena linkato:
ti sarà sicuramente utile.